Chiusa l’inchiesta sull’asilo nido di Pinerolo

Pinerolo.  È stata chiusa l’inchiesta relativa all’ asilo “Nel paese delle meraviglie” di Pinerolo, dalla Procura della Repubblica di Pinerolo. L’asilo era stato messo sotto sequestro. Per il procuratore Giuseppe Amato e per Ciro Santoriello, suo sostituto, sono stati raccolti abbastanza elementi per richiedere al giudice il rinvio a giudizio.

Sono state quindi formalizzate le accuse di maltrattamenti e abbandono di minori per Francesca Pamfili, Stefania Di Maria e Elisa Griotti (quest’ultima, poi, dovrà rispondere anche di lesioni colpose).
Mirella Bertolino, che con Cristina Botto, Davide Richetta e il professor Mauro Ronco, assiste le tre maestre, afferma: “Affronteremo il processo a testa alta. Nella nostra memoria difensiva – continua – avevamo chiesto l’archiviazione del procedimento. Per sostenere la nostra tesi avevamo prodotto numerose deposizioni dei genitori nelle quali si sosteneva che in quell’asilo i loro bambini si erano sempre trovati bene. Ci saremmo aspettati dall’accusa una derubricazione del reato in omessa assistenza”.

Sono le deposizioni di tre ex dipendenti e di due stagiste, che hanno raccontato prima ai carabinieri e poi al sostituto procuratore episodi di presunti maltrattamenti, a costituire la tesi accusatoria. Non solo, c’ è anche un video che dimostrerebbe la colpevolezza delle maestre: nel video in questione, girato dalle sorelle Margherita e Francesca Monelli, ex dipendenti, si vede un bimbo piangere perché lasciato sotto al lavello del bagno. In un’altra immagine ancora un bambino si dispera in un lettino posto nel sottotetto.

Questo video, però, adesso verrà utilizzato dalla difesa: “Quando sono state realizzate quelle riprese nell’asilo non c’era nessuna delle tre maestre – spiega l’avvocato Bertolino – questo quindi dà spazio a diverse interpretazioni”. Non dà altre spiegazioni, ma lascia intendere che, forse, dietro a queste accuse si celino dissapori fra maestre ed ex dipendenti. Il legale aggiunge: “A nostra insaputa i carabinieri avevano fatto mettere delle telecamere all’interno dell’asilo, ebbene in quelle immagini non emerge alcun episodio di maltrattamenti”.

Questi elementi, però, sono stati già presentati ai magistrati, ma non sono stati considerati sufficienti per far cadere le accuse.

Angela Liuzzi