Aggressione omofoba a Roma: un ragazzo di 22 anni è stato insultato e aggredito fisicamente all’uscita di un locale da tre coetanei. È successo il 28 dicembre scorso.
V. trascorreva una serata in un locale di Trastevere con due amiche, mentre tre ventenni iniziavano ad additarlo e insultarlo. All’uscita, dopo un breve alterco verbale, i tre hanno aggredito fisicamente il coetaneo colpendolo con un coccio di un bicchiere al padiglione auricolare.
Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma e responsabile di Gay Help Line, denuncia l’accaduto: “Questo ragazzo stava trascorrendo una serata con alcune amiche in un locale a Trastevere, quando tre ragazzi romani di circa venti anni hanno cominciato a prenderlo di mira perché gay. Si sono avvicinati al suo tavolo e gli hanno rivolto battute e insulti omofobi. V., studente romano di 22 anni, poco dopo, sempre in compagnia delle sue amiche, ha lasciato il locale ed è stato inseguito dai tre ragazzi che hanno ripreso a insultarlo con appellativi volgari e, dopo un diverbio, è stato colpito con un coccio di un bicchiere al padiglione auricolare riportando una ferita che avrebbe anche potuto costargli la vita se il colpo fosse stato inferto pochi centimetri più in basso, all’arteria”.
Il giovane ha riferito dell’aggressione alla Gay Help Line e alle forze dell’ordine.
Solidarietà anche dal mondo politico. Giorgio Ciardi, delegato del sindaco Gianni Alemanno per le politiche della sicurezza urbana, dichiara: “La vergognosa aggressione avvenuta a Trastevere ai danni di un ragazzo di 22 anni per motivi di discriminazione è figlia di una sottocultura tanto becera quanto pericolosa che non può lasciare insensibile la comunità cittadina. Nell’esprimere alla vittima la nostra completa solidarietà, rinnoviamo l’impegno, certamente condiviso da parte di tutti, a rafforzare nel senso comune il concetto del rispetto della persona umana”.
Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, condanna il gesto e denuncia la mancanza di una legge che punisca duramente gli atti omofobi: “Dobbiamo isolare e punire i violenti che infangano il nome della nostra città e bisogna rilanciare con forza l’impegno per una norma severa contro l’omofobia, che va contrastata soprattutto dal punto di vista sociale”.
foto: Arcigay
Carmine Della Pia