Yara Gambirasio: i tabulati telefonici e la lettera dei genitori ai volontari


Proseguono le ricerche per Yara Gambirasio, mentre si è in attesa dei tabulati telefonici.

Potenti software e analisti esperti vaglieranno, infatti, lo storico del traffico telefonico relativo al 26 novembre scorso, giorno in cui Yara è scomparsa senza lasciare traccia.

Il monitoraggio avverrà nella speranza di cogliere particolari che potrebbero aiutare le ricerche, e interesseranno soprattutto la fascia oraria 18.30 – 19.00: l’ultima conversazione via sms avvenuta tra la tredicenne e una sua amica risale alle 18.49.

Le ricerche, intanto, si sono concentrate oggi, 34/mo giorno, nel cantiere di una scuola media in costruzione, nei pressi del palazzetto dello sport.

I genitori della ragazzina, che sono stati ascoltati ancora una volta oggi pomeriggio, hanno parlato per la prima volta in pubblico lanciando un appello ai rapitori, perché, “come gli inquirenti, siamo certi che nostra figlia sia ancora viva”.

Fulvio e Maura Gambirasio hanno scritto anche un lettera ai migliaia di volontari che aiutano le ricerche:

Vorremo abbracciarvi tutti, vorremmo ringraziarvi personalmente, vorremmo stringere le vostre mani logorate dal freddo e dal gelo. Vorremmo aiutarvi materialmente con la nostra presenza, vorremmo consolarvi ogni sera quando rientrate nelle vostre case stanchi e sconsolati, vorremmo alimentare il vostro coraggio e la forza d’animo che vi spinge a credere e a continuare. Vorremmo rinvigorire la speranza che risiede in voi e che vi sorregge giorno dopo giorno. Vorremmo inchinarci davanti a voi tutti, giovani e anziani, genitori e figli, volontari e gente comune, forze dell’ordine e semplici cittadini, giornalisti e politici, ricchi e poveri, alti e bassi, forti e deboli, brembatesi e non, tutti diversi fra voi ma nello stesso tempo tutti accomunati da un indescrivibile amore, che vi fa onore e soprattutto degni di una smisurata riconoscenza, da parte di una piccola famiglia che vi ammira ed è fiera del vostro grande segno d’amore e di speranza. Grazie.

Carmine Della Pia