Rivolta in un carcere britannico. Nella notte di capodanno, il Ford Open Prison di Arundel, sud di Londra è stato teatro di scontri.
Dalle prime notizie, sembra che tutto sia partito perché alcuni detenuti non avessero voluto sottoporsi all’alcoltest. Quindi circa quaranta prigionieri, hanno iniziato a rompere le finestre delle loro celle e appiccare fuochi. Questo intorno alla mezzanotte del primo giorno dell’anno. A mano a mano, questa situazione ha coinvolto l’intero carcere, provocando così un grosso incendio. Per Mark Freeman presidente dell’Associazione guardie carcerarie, l’alcol ha inciso non poco. “La legge prevede meno membri di sicurezza per prigioni come questa” dice Freeman. “Dobbiamo però-continua-intensificare la sicurezza per prevenire attività illegali”.
Ford open prison è un “carcere aperto”a novantacinque chilometri da Londra. Edificio di un’armeria, nel 1960 è stato trasformato in una galera. Concentrato da gente condannata per reati minori come furto o spaccio, consente alcune libertà. Alcuni possono recarsi al posto di lavoro e, è previsto un giorno da passare a piede libero per chi lo richiede.
Per ora non si registrano feriti ma, sono state trovate bevande alcoliche in alcune celle. Questo episodio aprirà un dibattito sulle condizioni carcerarie che, in Italia da molti anni è ormai aperto. Sovraffollamento, carcerati in attesa di giudizio, dubbi sulla custodia cautelare e trattamenti delle forze dell’ordine animano il tema della giustizia.
Matteo Melani