Vaticano, le novità dell’antiriciclaggio

Il Vaticano ha introdotto nella propria legislazione importanti novità in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo, regolazione della moneta e contrasto alla tratta, al traffico di droga e rifiuti pericolosi.

In esecuzione della Convenzione Monetaria tra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione europea del 17 dicembre 2009, sono state emanate quattro nuove leggi:

1.”Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo”;
2. ”Legge sulla frode e contraffazione di banconote e monete in euro” ;
3. ”Legge relativa a tagli, specifiche, riproduzione, sostituzione e ritiro delle banconote in euro e sull’applicazione dei provvedimenti diretti a contrastare le riproduzioni irregolari di banconote in euro e alla sostituzione e al ritiro di banconote in euro”;
4. ”Legge riguardante la faccia, i valori unitari e le specificazioni tecniche, nonché la titolarità dei diritti d’autore sulle facce nazionali delle monete in euro destinate alla circolazione”.

La prima contiene, in un corpo unitario, le fattispecie delittuose, che ricomprendono il riciclaggio, l’autoriciclaggio ed altri comportamenti criminali, dalla tratta al traffico di droga, che generano i proventi, poi ‘ripuliti’ dal riciclatore, per le quali sono previste sanzioni penali, come il carcere fino a 20 anni.

Come nella legislazione nazionale e internazionale, è prevista un’adeguata verifica della controparte, la registrazione e conservazione dei dati relativi ai rapporti continuativi e alle operazioni e la segnalazione delle operazioni sospette. Gli obblighi saranno in vigore dal 1° aprile 2011.

Le leggi riguardanti le banconote e le monete in euro prevedono una rete di protezione legale delle banconote e delle monete in euro e in esse si ribadisce che non ci saranno banconote in euro emesse dal Vaticano.

Le norme prevedono anche un autorità di informazione finanziaria (Aif) quale organismo autonomo ed indipendente con compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo nei confronti di ogni soggetto dello Stato della Città del Vaticano, dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede e delegano i competenti organi giudiziari vaticani ad esercitare, per i reati in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la giurisdizione penale.

Le riforme normative non riguardano soltanto lo Stato della Città del Vaticano ma anche la Santa Sede, che ha un ordinamento a parte, alla quale fanno capo enti ed organismi operanti in vari campi, dai dicasteri di Curia allo Ior.  L’estensione delle novità legislative alla Santa Sede è stato possibile grazie alla Lettera Apostolica di Benedetto XVI.

Marco Notari