Calciomercato Milan: Dinho saluta tutti e va in Brasile. Lo aspetta il Flamengo

Mancano ancora i canoni dell’ufficialità, ma tra pochi giorni il Milan e Ronaldinho si diranno addio. Termina così il matrimonio tra la squadra rossonera ed il campione brasiliano, che è stato voluto e celebrato due anni e mezzo fa dallo stesso Silvio Berlusconi (suo grande estimatore in Italia, ndr). Un matrimonio che ha vissuto di pochi alti e di tanti bassi, e che dopo la sua conclusione vedrà Dinho ritornare nel suo amato Brasile.

PER DINHO FLAMENGO IN POLE – Dopo aver lasciato il breve ritiro in Dubai, Ronaldinho si è messo su un aereo diretto in Brasile, accompagnato dal suo fido fratello-manager De Assis. In molti lo aspettavano a Porto Alegre, dove avrebbe dovuto parlare con i dirigenti del Gremio che vorrebbero tanto fargli vestire la camiseta che aveva già indossato dal 1998 al 2001. Dinho ha però spiazzato tutti quanti, atterrando a Rio De Janeiro per accordarsi col Flamengo. La squadra della presidentessa Patricia Amorim avrebbe infatti in mano gli 8 Milioni di euro necessari per liberare Ronaldinho dal Milan, e grazie ad un’intesa con un gruppo di sponsor e con l’impresa Traffic potrà pagare il lauto stipendio che chiede il giocatore brasiliano.

I SALUTI DI ALLEGRI ED IBRA – Dinho continuerà quindi a giocare in Brasile, con il quale vorrebbe tanto disputare il Mondiale carioca del 2014. In attesa dell’ufficializzazione del suo addio, Allegri ed Ibra gli mandano già i loro saluti. Il tecnico rossonero glieli ha mandati tramite un’intervista, nella quale ha detto che “Ronaldinho non è stata una delusione ma un dispiacere, perchè non si è potuto recuperare un giocatore come lui, che è ancora un potenziale numero 1 del mondo intero“. Anche Ibra si è servito della stampa per ringraziare e salutare Dinho, dichiarando anche che “E’ di sicuro uno dei migliori di tutti i tempi; giocare con lui è stato un onore, e dispiace molto che non ci sarà più con noi; lui comunque ha scelto così per essere più felice e per la sua carriera“.

Simone Lo Iacono