F1, Domenicali: “Ho pensato alle dimissioni”

Ormai sono passati due mesi da quel fatidico appuntamento di Abu Dhabi. I video e le immagine hanno perso quella grande carica emotiva ed adrenalinica, gli entusiasmi sono divenuti sorrisi e le ferite si non rimarginate. Ma non per questo non si sente ancora dolore. Ad affermarlo è Stefano Domenicali, team manager Ferrari, che in una intervista a “Repubblica” confessa sensazioni e pensieri nati dopo quel maledetto ultimo appuntamento stagionale. Persino un uomo serio e professionale come lui ha lasciato spazio alle emozioni, arrivando ad un certo punto anche ad immaginare le sue dimissioni per il bene della squadra.

“Dopo Abu Dhabi ho pensato alle dimissioni. Mi sono chiesto se era giusto o no che rimanessi. Mi è sembrata una riflessione doverosa. Responsabile. Non sono attaccato alla sedia. Però sono giunto alla conclusione che dimettermi sarebbe stato un errore. Conosco il team e penso di essere la persona giusta per capitalizzare al meglio tutto quanto abbiamo seminato in questi mesi.Domenicali ha provato ad immaginare quel muretto rosso senza la sua figura, e ha visto errore e confusione. La squadra italiana è oramai alla fine di un importante cambiamento interno, e mollare tutto in una fase così delicata non può certo aiutare. I risultati pian piano stanno arrivando ed allora bisogna continuare a crederci con forza e dedizione.

In fondo la stagione appena passata non è stata solo negativa. Resta la terribile delusione di aver perso un mondiale proprio negli ultimi momenti, ma rispetto al 2009 la crescita è stata importante. Bisogna quindi affrontare la prossima sfida con serenità, fiduciosi delle proprie potenzialità: “Il 2010 è stato un mondiale agguerrito. Il 2011 lo sarà ancora di più. Sarà importante lavorare sul gruppo. Il vero problema della F1 di oggi è che non ci sono più figure tecniche di riferimento. Ci sono squadre con ottimi numeri due e numeri tre coordinate da ottime persone. Quindi penso che la sfida vera sia quella di formare le persone e i gruppi. Solo così si vincerà.” Il piano è chiaro ed impostato. Ora non resta che rispettarlo e tornare finalmente a sognare, lasciando tutto il resto definitivamente alle spalle.

Riccardo Cangini