Mucca pazza, individuato il morbo in due allevamenti di Albenga

Individuata una malattia neurodegenerativa simile al morbo della mucca pazza in due allevamenti di Albenga, entrambi sigillati.

La malattia sarebbe stata riscontrata su una capra ed una pecora morte in due diverse aziende. Dalle analisi dei veterinari all’Istituto di Zooprofilassi di Torino e dell’Asl di Savona sarebbe stato individuato il morbo della mucca pazza come causa di entrambi i decessi.

Su iniziativa dell’Asl, il comune di Albenga ha firmato un’ordinanza con la quale ha disposto il sequestro cautelativo di oltre un migliaio di capi di allevamento nelle due aziende dove sono stati rilevati i casi sospetti.

Sospesa, inoltre, sempre secondo quanto disposto dalla stessa ordinanza, la vendita del latte e dei derivati prodotti dal bestiame e l’isolamento delle bestie eventualmente contagiate.

Altri accertamenti sono ora in corso da parte del centro nazionale per lo studio dell’encefalopatia spongiforme sugli animali isolati, così da appurare se il bestiame sia stato o meno contagiato dal morbo.

Per il dottor Marco Lovesio, direttore della struttura sanitaria dell’Asl 2 di Savona, “Si tratta di encefalopatie spongiformi trasmissibili, in sigla Tse, che sono malattie neuro-degenerative del sistema centrale dell’animale. Abbiamo riscontrato i due casi sul territorio albenganese su altrettanti animali da allevamento, risultati positivi alla patologia secondo gli esami che ci sono giunti lo scorso 30 dicembre dall’Istituto di Zooprofilassi di Torino”.

“Va tuttavia precisato – ha aggiunto Lovesio – che il tipo isolato non è trasmissibile all’essere umano, e la Scrapie, malattia descritta già nel ‘700, non deve essere confusa con la mucca pazza”.

“Non c’è ragione di allarmismo, visto che si tratta di una malattia che viene comunemente diagnosticata negli allevamenti europei e che si trasmette tra gli animali ma non all’uomo”, ha concluso il medico.

Anche l’Asl 2 tenta di smorzare qualsiasi forma di panico: “Rimangono invariate, sull’intero territorio provinciale, le misure di controllo della Scrapie nell’ambito delle greggi attraverso un’attività di sorveglianza attiva e passiva. Attualmente vengono effettuati test rapidi su tutti gli ovini ed i caprini al di sopra dei 18 mesi di età rinvenuti morti in allevamento e su un campione significativo, definito dal Piano regionale, di ovini e caprini al di sopra dei 18 mesi di età regolarmente macellati”.

Marco Notari