Popolari, Castagnetti: “Berlusconi non può impossessarsi del nome, è nostro”

Berlusconi non può appropriarsi del nome ‘Popolari’ per cambiare marchio al Pdl, il suo partito. Non può farlo semplicemente perché il Partito Popolare Italiano (Ppi) e la definizione ‘Popolari’ esistono ancora, anche se la presenza alle elezioni è stata sospesa in seguito alla costituzione del Partito Democratico.

Pierluigi Castagnetti risponde così alle indiscrezioni diffuse dal quotidiano ‘il Messaggero’ in merito alla presunta intenzione da parte del premier di cambiare nome al proprio partito. Castagnetti sottolinea che ”non siamo estinti” e che ”come segretario del Ppi” ha già predisposto iniziative a tutela del Partito Popolare e dei Popolari, l’associazione a cui è stata affidata la tutela del nome e del patrimonio morale e materiale del partito.

”La denominazione ‘Popolari’ che secondo notizie di stampa intenderebbe assumere il Pdl, è preclusa – spiega Castagnetti – dalla mai intervenuta estinzione giuridica del Partito Popolare Italiano, il quale al momento della sospensione della sua partecipazione elettorale, ha affidato all’associazione ‘Popolari’ la tutela del nome, come anche del sostantivo ‘Popolari’ che identifica esplicitamente gli aderenti e i sostenitori del partito, oltreché del patrimonio morale e materiale del partito medesimo. Tale attribuzione è stata riconosciuta da diverse sentenze della magistratura civile italiana e politicamente dagli accordi di Cannes del 1995 patrocinati dal partito popolare europeo”.

”In tal senso, come segretario del Partito Popolare Italiano ho dato mandato ai legali del Ppi – conclude un indispettito Castagnetti – di attivarsi in sede giudiziaria ove si desse luogo ai propositi attribuiti dalla stampa alla dirigenza del Pdl”.

Secondo quanto rivelato dal quotidiano della capitale, il marchio ”Popolari” sarebbe stato preferito ad altri come ‘Italia’ o ‘Avanti Italia’ (”noto inno fascista composto in occasione della guerra in Etiopia”) o ancora ‘Libertà’ che però avrebbe avuto il difetto di alimentare la definizione di ‘libertini’ per gli aderenti. Sempre secondo ‘il Messaggero’, Berlusconi avrebbe già fatto bloccare i domini su Internet del nome ”Popolari”.


Raffaele Emiliano