Una firma per salvare la casa di Ringo Starr

È stato spesso oggetto di parodie, il povero Ringo Starr (povero in senso figurato, ovviamente): il ruolo di secondo piano che ha sempre avuto nella storia dei Beatles – dietro alla premiata ditta Lennon/McCartney e dietro anche a George Harrison – ne ha fatto fin dagli anni ’60 l’oggetto di prese in giro e battute impietose. Ora però la cosa si fa seria (e la discriminazione anche): il comune di Liverpool, a quanto pare, ha intenzione di abbattere la casa al civico numero 9 di Madryn Street. La casa, per intenderci, in cui l’ex batterista dei Fab Four ha visto la luce e ha vissuto i primi mesi della sua vita, e che ora è stata presa di mira dal comune – insieme a molte altre della zona – per lo stato in fatiscente in cui si trova.

Certo, non è che a quella casa lo leghi un ricordo particolare, visto che in breve tempo la sua famiglia si è trsferita ad Admiral Grove, non lontano di lì. Ma considerando che la casa è ogni anno meta di pellegrinaggio da parte di migliaia di fan dei Beatles, provenienti da ogni dove, il buon Ringo forse potrebbe mettersi una mano sulla coscienza e l’altra nel portafogli. I soldi dopotutto non gli mancano, e con una cifra non eccessiva potrebbe salvare l’abitazione e, in un certo senso, aiutare a nutrire il proprio mito anche presso le future generazioni.

Perché più su abbiamo parlato di discriminazione? Semplice. Le case di Lennon e McCartney sono di proprietà della National Trust, che le tiene ben lontane dal rischio di abbattimenti e demolizioni; la casa di Harrison, invece, è normalmente passata in mano ad altri privati, che la abitano e ne tengono scrupolosamente cura. E allora, caro Ringo, perché una volta tanto non uscire dai panni di ultimo della fila e far vedere che dopotutto anche tu sei patrimonio nazionale di Britannia? Che diamine, poche settimane fa lo sono diventate persino le strisce di Abbey Road…

Visto che l’ex- Beatle pare ancora non si sia espresso sul caso, a difendere l’abitazione che ha visto i suoi natali ci hanno pensato già in tanti altri.  Grant Shapps, ad esempio, il ministro britannico all’Edilizia che domenica scorsa ha chiesto al comune di Liverpool di fermare il piano di demolizione. E poi i fan – quella folta schiera di ammiratori dei Beatles che nonostante siano passati 41 anni dallo scioglimento della band non smettono di esserle devoti – che hanno tirato su una petizione per salvare la casa di Ringo. Che nonostante le battute e le lamentele, era e resta amato come i suoi tre compagni di viaggio.

Cliccate qui per firmare la petizione e salvare la casa di Ringo!

Roberto Del Bove