Milano, 4 gennaio. Una frase scritta su un muro di una scuola elementare ” Battisti libero” che s’inserisce nello scontro diplomatico tra Italia e Brasile sul caso dell’estradizione dell’ex-terrorista. Se la nazione sud-americana vede come un’ingerenza nella propria sovranità le proteste italiane, il Bel Paese, guidato dalla maggioranza, sembra non starci a perdere la partita.
A fianco della scritta, comparsa in via Brunacci, nei pressi di Viale Liguria, anche una stella a cinque punte.
“deve essere cancellata, resta l’infamia della mente che l’ha elaborata e della mano che l’ha tracciata sul muro“, ha detto l’assessore regionale Pdl Maullu, commentando amaramente la questione, lanciandosi poi in una sorta di analisi del profilo socio-politico di chi avrebbe compiuto il contestato gesto.
“Non mi stupisco piu’ di simili atti. La visione criminogena della politica vive e prospera in molti ambienti della sinistra extraparlamentare. C’e’ chi resta convinto di vivere nel Cile di Pinochet, propagandare idee antidemocratiche e illiberali, diffondere una cultura di odio e di intolleranza”.
Stasera la Lega ha organizzato un presidio davanti al consolato brasiliano a protesta sulla decisione delle istituzioni brasilane di non con concedere l’estradizione all’Italia. Quest’ultima pare abbia in programma anche un’iniziativa europea, l’UE però sembra voglia restarne fuori.
Accanto alla scritta pro Battisti e alla stella a cinque punte un’altra frase, vergata con la stessa vernice di colore rosso : ” Buon Nataleban – 1 – Afghanistan libero” e, a quanto pare, una falce e un martello. L’ipotesi è quella che il riferimento sia a Matteo Miotto, il soldato recentemente ucciso.
Le due scritte sono state bollate come “una vergogna” da parte del vice-sindaco meneghino, Riccardo De Corato, che ha anche aggiunto di auspicare che “vengano attivate presto le opportune indagini. E che dimostra come a Milano esista un’enclave, composta da centri sociali, no-global e antagonisti, che non perde occasione, se pur a parole, per simpatizzare e supportare i protagonisti del terrorismo rosso, vecchio e nuovo”
A.S.