Tirolo: fossa comune con resti di 220 disabili

Hall, 4 gennaio. Gli scavi atti ad ampliare l’ospedale della cittadina tirolese hanno dato adito ad una macabra scoperta. I cadaveri di 220 persone, per la maggior parte affetti da disabilità fisiche o mentali, sono stati portati alla luce dalle operazioni di ampliamento della struttura sanitaria.

L’ipotesi è quella che la fossa comune sia di “provenienza” nazista e che le vittime facciano parte del “programma eutanasia” (Aktion T4) voluto da Hitler ai tempi . Le persone sarebbero state sepolte tra il 1942 e il 1945, in piena  Seconda Guerra mondiale. La fossa, secondo l’agenzia APA, che a sua volta riferirebbe quanto sostenuto dalla Tilak, la società che gestisce i lavori, si trova nella zona del reparto psichiatrico dell’ospedale, vicino al cimitero.

Gli scavi sono stati immediatamente bloccati. Si dovrà infatti procedere anche ad una eventuale identificazione delle vittime, operazione a dir poco difficoltosa. Il portavoce della Tilak, ha comunque dichiarato che“saranno identificati i morti , sara’ stabilita la causa del loro decesso e il sito sara’ preservato in modo corretto dal punto di vista scientifico”. A portare avanti questa operazione sarà una commissione di esperti nominata appositamente. Da considerare poi gli aspetti storico-culturali e legali.

Alcune delle vittime potrebbero appartenere proprio alla popolazione tirolese o austriaca. La clinica presso la quale è stata scoperta la fossa comune sarebbe stata teatro sotto il dominio nazista dell’uccisione di diverse decine di pazienti disabili, forse centinaia, secondo quanto riferito dagli storici.

A.S.