Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli, i saldi stanno per iniziare in tutta Italia e, in tempo di crisi, i negozi si apprestano a ricevere file di clienti record. I primi a poter usufruire dei saldi sono stati i consumatori di Reggio Calabria che hanno potuto comprare a prezzi più bassi già dal primo giorno dell’anno.
A seguire i saldi sono iniziati a Napoli, Palermo, Potenza, Catanzaro; ieri è stata la volta di Udine e Trieste, mentre quelli di Roma, Milano, Venezia, Firenze, Torino, Bologna, Ancona, Pescara, Perugia e Genova dovranno attendere il 6 gennaio, giorno della Befana, per partire.
L’8 gennaio sarà la volta di Cagliari. Ad Aosta il calendario più posticipato, perché si inizierà il 10 gennaio. Queste le date comunicate oggi da Confcommercio (di seguito, il calendario completo Regione per Regione).
Secondo l’osservatorio di Confcommercio Roma, durante i saldi si concentra il 18% del giro d’affari totale di un negozio. Una quota sostanziosa. “Tra saldi invernali e estivi, gli esercizi commerciali – spiega Roberto Polidori, presidente Federabbigliamento-Confcommercio Roma – muovono oltre il 30% del giro d’affari totale della loro attività”. Di questo, oltre il 50% è concentrato su articoli di abbigliamento, calzature e accessori. Quest’anno, secondo le statistiche, i romani spenderanno in media 150 euro a testa e circa 450 a famiglia.
Utile per affrontare i tanto attesi sconti è il decalogo di regole stilate da Federconsumatori per evitare di incappare in trucchetti e raggiri:
1 – non farvi prendere dalla frenesia dell’acquisto, girate per più negozi, confrontando i prezzi e orientandovi sempre verso beni o prodotti che vi servono veramente;
2 – servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia, dove conoscete i prezzi e, quindi, potete valutare lo sconto effettivo;
3 – diffidate dalle vetrine interamente coperte dai manifesti, che non vi consentono di vedere la merce;
4 – diffidate di sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
5 – ricordate che le vendite a saldo devono essere realmente di fine stagione, quelle di risulta o di magazzino non possono essere mescolate con i prodotti in saldo, ma vendute separatamente;
6 – ricordate che su ogni prodotto è obbligatorio il cartellino indicante il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto in modo ben leggibile;
7 – tenete presente che non vi è l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il consiglio è comunque quello di diffidare, nel caso dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati;
8 – il pagamento può essere fatto anche con carte di credito o bancomat, vi è l’ obbligo da parte del commerciante che sia in possesso del Pos di accettare tali modalità di pagamento;
9 – conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto, che, in caso di merce fallata o merce non “conforme”, obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato in base alle nuove normative di legge;
10 – per qualsiasi problema relativamente a “bufale” nella vendita, protestate immediatamente o denunciate ai vigili urbani o all’ufficio comunale per il commercio o, in caso di timidezza, rivolgetevi ad una associazione dei consumatori.
2 – servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia, dove conoscete i prezzi e, quindi, potete valutare lo sconto effettivo;
3 – diffidate dalle vetrine interamente coperte dai manifesti, che non vi consentono di vedere la merce;
4 – diffidate di sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
5 – ricordate che le vendite a saldo devono essere realmente di fine stagione, quelle di risulta o di magazzino non possono essere mescolate con i prodotti in saldo, ma vendute separatamente;
6 – ricordate che su ogni prodotto è obbligatorio il cartellino indicante il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto in modo ben leggibile;
7 – tenete presente che non vi è l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il consiglio è comunque quello di diffidare, nel caso dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati;
8 – il pagamento può essere fatto anche con carte di credito o bancomat, vi è l’ obbligo da parte del commerciante che sia in possesso del Pos di accettare tali modalità di pagamento;
9 – conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto, che, in caso di merce fallata o merce non “conforme”, obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato in base alle nuove normative di legge;
10 – per qualsiasi problema relativamente a “bufale” nella vendita, protestate immediatamente o denunciate ai vigili urbani o all’ufficio comunale per il commercio o, in caso di timidezza, rivolgetevi ad una associazione dei consumatori.
Stefano Bernardi