Tensione ieri sul volo Oslo – Istanbul della Turkish Airlines. Un passeggero, circa un’ora prima dell’atterraggio, ha fatto irruzione nella cabina di pilotaggio ordinando di riportare l’aereo ad Oslo e sostenendo di possedere un ordigno a bordo.
Il sospettato, secondo fonti di sicurezza, sarebbe il quarantenne Cuma Yasar, originario di una città curda nel sud est dell’Anatolia. Nonostante le minacce, però, il tentativo di dirottamento non ha avuto seguito: l’attentatore, infatti, è stato neutralizzato dai passeggeri e arrestato dalla polizia turca subito dopo l’atterraggio all’aeroporto di Ataturk. A bordo del velivolo c’erano 59 passeggeri. Uno di loro, Salim Tahar, ha raccontato l’episodio alla norvegese TV2 Nyhetskanalen: “A cinquanta minuti dall’atterraggio ho avvertito molto rumore nella parte posteriore dell’aereo. C’era una persona che aveva un fazzoletto intorno alla bocca, un berretto e vestiti scuri. Somigliava a un terrorista insomma. L’uomo gridava. Ho pensato che con un cellulare potesse far esplodere la bomba.”
In realtà i controlli sul velivolo fatti dalla polizia turca immediatamente dopo l’atterraggio non hanno permesso di trovare alcuna traccia di esplosivo. Lo stesso sospettato attentatore soffrirebbe di gravi disturbi psichici, ed è stato subito portato all’ospedale di Istanbul.
Un episodio, quello di ieri, che nel 2008 si era verificato con le stesse dinamiche e proprio su un volo Turkish Airlines: tre anni fa ci fu un tentativo di dirottamento sulla linea Antalya – San Pietroburgo. Anche allora, come oggi, furono i passeggeri a intercettare e bloccare l’attentatore.
Dopo l’atterraggio, comunque, la polizia ha potuto anche verificare che a bordo non ci sono stati vittime o feriti, nonostante un testimone ha riferito di una situazione che si è fatta tesa quando l’attentatore, che parlava turco, ha urlato di riportare l’aereo ad Oslo minacciando di farlo esplodere. Yasar è poi stato bloccato con l’aiuto del personale di bordo.
Cristiano Marti