Chrysler, Marchionne a Italia: “Risultati se industria e sindacati collaborano”

Se azienda e lavoratori puntano ad ottenere gli stessi risultati si può andare lontano. E’ quanto dichiarato dall’ad di Chrysler e del Lingotto, Sergio Marchionne, in occasione della celebrazione nello stabilimento canadese di Brampton, in Ontario, dell’avvio della produzione delle nuove versioni della Chrysler 300 e dei modelli Charger e Challanger di Dodge.

“Chrysler – ha sottolineato Marchionne – ha contratto un grosso debito di gratitudine nei confronti dei contribuenti americani e canadesi per i prestiti che hanno consentito all’azienda di risanarsi. Grazie all’impegno, al supporto e alla dedizione dei nostri partner e dei lavoratori di Caw (Canadian Auto Workers, il sindacato dei metalmeccanici canadese),- si legge sul sito di Bloomberg – stiamo dimostrando che cosa è possibile ottenere quando industria e maestranze comprendono l’esigenza di lavorare assieme per un obiettivo comune”. Un messaggio nemmeno tanto implicito quello che l’amministratore delegato Fiat pare mandare a determinati esponenti della politica e del mondo sindacale italiano, ma anche, e soprattutto, agli stessi lavoratori.

Lo stesso Marchionne ha poi annunciato che è sua intenzione ripagare entro il 2011 il debito di Chrysler nei confronti del governo statunitense e canadese, pari a circa 7,46 miliardi di dollari: “Resta il mio impegno verso questo obiettivo”. Il Gruppo con sede ad Auburn Hills “sta pagando oltre un miliardo di dollari di interessi ai contribuenti canadesi e statunitensi – ha spiegato il dirigente d’azienda italiano – non si è trattato di un giro gratis. Il finanziamento è stato il più costoso possibile ma è stato fatto nei termini giusti”.

Mauro Sedda