Chi ha occasione di viaggiare si rende conto di quali siano le icone che rappresentano l’Italia; oltre agli stilisti di chiara fama, attrici del calibro di Sophia Loren e le specialità della cucina italiana, sempre più spesso si sente pronunciare il nome di Diego Dalla Palma. Chi l’ha conosciuto ha avuto la possibilità di apprezzare, oltre che la sua indiscussa professionalità, che dà lustro allo ‘style’ italiano, anche la sensibilità di un uomo che non si è lasciato schiacciare dal successo, che ha mantenuto sempre i piedi a terra perché dotato di una sensibilità umana che oggi è merce rara. Chi lo conosce sa che Diego è una persona molto sincera, che ha messo la sua sensibilità a favore del ‘bello’ e dell’estetica. Dall’Australia all’Africa, dall’Europa all’America, il grande genio di Diego Dalla Palma non può che far del bene.
In occasione dell’uscita del suo libro, è dalle pagine del Corriere della Sera che il make-up artist ha scelto di confessarsi. Scopriamo che ha inventato il termine ‘luccicanza’ per definire lo stato in cui si trova chi subisce un abbandono e la sofferenza che si evolve, incredibilmente, in positività dello spirito. L’esatto contrario della sconfitta, quindi. Lezioni di vita che ci arrivano dall’alto, per opera di non si sa bene chi, ma che sono in grado di capovolgere le priorità di ciascuno di noi: sesso, successo, amore, soldi, professione. Elementi che Diego ha ricomposto in base ad un percorso personale molto interessante e che oggi ce ne rende partecipi.
Make-up artist, ma anche costumista e scenografo. Un artista che, oltre ad essere adorato dal pubblico è amato da chi si occupa di spettacolo, perché tutti vorrebbero avere un amico come lui.
La sua autobiografia è, adesso, un libro dal titolo ‘A nudo’, dove l’autore si racconta senza ‘trucchi’ di scena. L’omosessualità che in certe occasioni si è trasformata in bisessualità; la sua prima esperienza con un coetaneo, da ragazzino, sul pagliericcio della malga di montagna. Le difficoltà affrontate per via delle sue scelte sessuali e il trauma delle molestie ricevute da un religioso, Padre Ugo, di cui aveva parlato a ‘Verissimo’ che l’hanno segnato per sempre. Diego ci racconta il suo pensiero riguardo la morte e l’attaccamento alla sua terra, dei suoi genitori e di personaggi dello spettacolo. La luccicanza è sempre presente e sussurra: «Sono un uomo tormentato dal vivere, orgoglioso del suo dolore, fortunato e felice».
Diego alle prese con pennelli e trucchi, o che parli di costumi di scena o che ti racconti la sua anima sulle pagine di un libro, l’eleganza, il fascino e la passione sono sempre le stesse. Un mondo ancora da scoprire. Bravo Diego!
Cosmo de La Fuente