La nuova Inter di Leonardo ci mette più voglia, più impegno e i risultati, o meglio il risultato si vede. Il Napoli, una delle rivelazioni del campionato, esce da San Siro con le ossa rotte. Apre le danze Thiago Motta subito al 3′ con un gran sinistro al volo, rispondono gli ospiti al 25′ con un colpo di testa di Pazienza. Al 37′ i nerazzurri si riportano avanti grazie a Cambiasso, ancora di testa. Nella ripresa, al 10′, arriva il colpo del ko con Thiago Motta, che firma la sua doppietta personale. Il Napoli subisce il colpo e la sua reazione è troppo molle per impensierire la retroguardia interista che controlla bene e permette a Leonardo di conquistare i primi tre punti della sua gestione.
E proprio l’allenatore brasiliano è entusiasta del clima e dei suoi nuovi ragazzi: “Quella attuale è la migliore Inter di tutti i tempi, una squadra che ha un’anima e che anche nei momenti di difficoltà c’è. La vittoria è dei ragazzi, si sono resi disponibili dal primo secondo e anche in allenamento hanno dimostrato umiltà e sacrificio notevoli. Scudetto? Dobbiamo pensare un passo alla volta, partita dopo partita”. Leo non dimentica il suo precedessore: “Benitez ha fatto bene ovunque, a volte magari non viene fuori l’empatia. I paragoni? E’ normale che ci siano, ma da ora in poi bisogna mantenere la soddisfazione di una squadra vincente e dobbiamo continuare a giocare divertendoci, come stasera”. Poi commenta gli abbracci ricevuti dai calciatori: “Conoscevo tanti di loro, negli ultimi giorni i rapporti si sono stretti, in questa situazione particolare, loro con me sono stati bravissimi, mi hanno accolto in maniera straordinaria. Io voglio viverla questa situazione, non voglio darmi troppe spiegazioni. Quello che l’Inter ha fatto finora è straordinario e fra vent’anni questo sarà ricordato come il momento più importante di questa squadra. Questi grandi successi l’Inter può e deve goderseli anche in campo. Questa squadra ha un cuore forte, non c’è un centro o un gruppo intorno a cui gira tutto, è una cosa sola. Per questo ha vinto tanto e questo deve essere valorizzato, abbiamo anche ancora tanta voglia di soffrire”.
Il “man of the match” è Thiago Motta che ha abbracciato in occasione dei gol il suo nuovo allenatore: “Leo ha già trasmesso il suo entusiasmo e la sua voglia alla squadra. Abbiamo fatto una grande partita, da oggi in poi penseremo gara dopo gara e proveremo con il nostro spirito a battere tutti. Il Milan? Non ci pensiamo, loro stanno dimostrando di essere una squadra compatta, stanno facendo bene, ma noi pensiamo a noi stessi e solo alla fine si vedrà qual è la squadra più forte”.
Il tecnico dei partenopei, Walter Mazzarri spiega chiaramente le ragioni della sconfitta: “In certi momenti abbiamo giocato da Napoli, ma quando arriviamo alle partite clou, contro le top squadre, sentiamo troppo l’importanza del match. Siamo entrati in campo contrattissimi e abbiamo subito subito il gol. Da quel momento abbiamo iniziato a giocare bene, mettendo l’Inter in difficoltà e meritando il pari. Maggio ha avuto la grande occasione dell’1-2, invece nel nostro miglior momento il gol l’ha trovato l’Inter. Con tutto il rispetto, i nerazzurri non sono più quelli di qualche mese fa, ora c’è Maicon e non Natalino. Un incidente di percorso a Milano ci può stare, per cui niente processi, cercheremo di riscattarci subito domenica contro la Juventus”. Infine una rivelazione sul calciomercato: “Ci manca numericamente un mancino con un po’ di stazza fisica nelle palle inattive e in fase di costruzione. La società sta cercando questo tipo di giocatore per darci maggiore qualità”.
In sintonia con il suo allenatore è il portiere Morgan De Sanctis: «Thiago Motta ha fatto la differenza e l’Inter ha vinto meritatamente la partita. I gol? Erano impararabili. Dobbiamo riconoscere che il Napoli non è stato brillantissimo né in fase passiva, né in fase attiva. Abbiamo subito gol proprio nel nostro momento migliore. Complessivamente abbiamo disputato una partita buona nel primo tempo ma sottotono nella ripresa e l’Inter ha controllato il gioco. Le nostre peculiarità sono quelle della grinta e dell’aggressività, oggi qualcosina ci è mancata. Si può perdere a San Siro, adesso dobbiamo ricaricare le batterie contro la Juve e vogliamo ripartire subito».