E’ passato un anno dalla rivolta degli immigrati che scoppiò a Rosarno (Reggio Calabria). Il 7 gennaio 2010 quella sommossa, scatenata dal ferimento di due extracomunitari, portò a notevoli disordini lungo le vie della cittadina calabrese e alla reazione anche violenta dei cittadini autoctoni.
A un anno esatto, gli immigrati scendono in piazza – pacificamente – per ricordare che, da allora, niente è cambiato per quanto riguarda la questione dei loro diritti.
Sono circa 300 le persone che si sono riversate questa mattina lungo le vie di Rosarno. Il corteo, che al momento non ha provocato alcun tipo di disagi, intende in principal modo chiedere diritti sul lavoro e migliori condizioni di vita. Una delle richieste più importanti formulate dagli extracomunitari riguarda i documenti necessari per ottenere un lavoro che non sia ‘a nero’. Molti di loro protestano per le notevoli difficoltà che incontrano quando cercano di ottenerli.
Un gruppo degli immigrati che sono scesi in piazza si sposterà successivamente a Reggio Calabria, dove avverrà il previsto incontro col Prefetto. Lo spostamento avverrà in pullman. Dalle 11.30 il corteo partirà da piazza Indipendenza e percorrerà via Garibaldi fino a raggiungere piazza Italia, dove si trova la prefettura.
Alla manifestazione hanno dato pieno appoggio le istituzioni locali, le associazioni, le organizzazioni studentesche e diverse espressioni di movimenti artistici calabresi.
Gianluca Bartalucci