Biotestamento, Fioroni: “Non voterò come il Pd”

Torna a prendere posizione autonoma rispetto alla linea della segreteria del Pd l’ex popolare Beppe Fioroni, oggi vicino alle posizioni di Walter Veltroni.

Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, l’ex ministro della Pubblica Istruzione avverte: “Il problema del Pd non è il congresso, ma il progetto politico“, e si mostra favorevole a quella che il quotidiano definisce ‘la svolta pro-Marchionne di Veltroni‘. “Noi – sottolinea Fioroni – non possiamo chiuderci nella ridotta di Vendola e della Fiom, dobbiamo tagliare il cordone con la conservazione e imboccare la strada del cambiamento”.

L’esponente democratico passa, dunque, a parlare di temi etici. ”Bersani ha fatto bene a non inserire nella sua proposta alle opposizioni temi sensibili come il diritto alla vita”, spiega l’ex Ministro, esponendo la propria posizione in merito all’esame alla Camera del ddl sul testamento biologico e annunciando che ”di certo il mio voto non sarà uguale a quello del Pd. La mia posizione è molto chiara. Sul fine vita non serve una legge che imponga dogmi e che, nel tentativo di dettare norme uguali per tutti, dimentichi la specificità del malato come persona”.

”E’ chiaro – prosegue Fioroni – che io rappresento l’orientamento non prevalente nel Pd e rivendico libertà di coscienza. Ma non vedo il problema. Non sarà il banco di prova della rottura, ma della libertà e della pluralità del Pd. Ricordo che io votai con l’allora centrodestra la legge 40 sulla fecondazione assistita e con me tutti i popolari”.

Su questi temi, aggiunge il democratico ‘dissidente’, ”anche la destra si divide, parte di Fli voterà in un modo e anche nella maggioranza ci saranno dei distinguo. La differenza tra noi e loro – rimarca Fioroni – è che la destra strumentalizza questi temi delicati con finalità politiche, mentre il centrosinistra ha sempre rispettato la libertà di coscienza”. D’altronde, conclude, ”non può essere una tessera di partito a decidere sui temi della vita e della morte. Anche perché molti elettori del Pd, cattolici e non, ci votano perché sanno che saremo rispettosi delle loro convinzioni profonde”.

Raffaele Emiliano