Faenza: raccolte oltre 800 carcasse di tortore, in corso gli esami

Dopo i tremila merli morti in Arkansas, gli altri cinquecento in Louisiana e le circa cento carcasse di corvi rinvenute in Svezia, il mistero dei volatili morti arriva anche in Italia. A Faenza, in provincia di Ravenna, sono infatti cadute al suolo oltre ottocento tortore ormai prive di vita.

A darne notizia, in una nota, è il Corpo Forestale dello Stato: ”Sono più di 800 finora le carcasse di tortore che sono state raccolte intorno alla zona industriale di Faenza, e purtroppo il dato è destinato a salire. Sono in corso esami sulle cause dei decessi e i primi risultati delle analisi sono attesi per la prossima settimana”, si legge nel comunicato.
”La segnalazione dei primi ritrovamenti è arrivata domenica scorsa al Comando Provinciale di Ravenna del Corpo Forestale dello Stato che è subito intervenuto con la presenza del servizi di Polizia Giudiziaria. Sin dall’inizio della settimana scorsa, presso i laboratori dell’Izsler, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Luco di Ravenna, sono in corso difatti gli accertamenti diagnostici su alcuni campioni di tortore così come presso le Asl locali con le quali tra l’altro, di concerto, si stanno organizzando le misure necessarie di intervento, non appena si definiranno le cause di decesso. Già domani – spiega la nota – si avranno certezze sui decessi per ciò che attiene il quadro virologico, mentre per le analisi tossicologiche si avranno nel corso della prossima settimana”.

In particolare, fanno sapere dal Corpo Forestale dello Stato, ”dopo un primo esame necroscopico, che ha evidenziato un interessamento prevalentemente del distretto renale, della milza ed epatomegalia con congestione, sono stati eseguiti su alcune carcasse, una serie di esami diagnostici sia di natura virologica, microbiologica, istologica e chimico-tossicologica. L’ipotesi più plausibile, più accreditata al momento è quella di uno squilibrio digestivo per eccesso di cibo legate ad un momento sfavorevole delle condizioni atmosferiche . Nel frattempo, tra l’altro, e per seguire ogni ipotesi, Il Nucleo Investigativo ha eseguito alcune indagini e prelievi dal materiale dello stabilimento di distilleria, nell’area in cui sono state rinvenute diverse carcasse di tortore. Ma si tratta al momento, dai prelievi assunti, di semi di mais e di girasole di cui sono ghiotte le tortore e i piccioni. Di questi ultimi non ne è stato rinvenuto alcun esemplare morto. Il Corpo Forestale, ha inoltre predisposto una annotazione di Polizia Giudiziaria al fine di accertare, data la delicatezza del caso, l’esistenza di eventuali responsabilità al fine di vagliare e non tralasciare alcuna ipotesi possibile”.

Raffaele Emiliano