Reggio Calabria: parrucchiere ucciso, ipotesi vendetta criminalità

Potrebbe essere legato a una vendetta della criminalità organizzata l’omicidio di Giuseppe Sorgonà. Il parrucchiere di 24 anni è stato ucciso ieri sera da due persone nel centro di Reggio Calabria, davanti agli occhi del figlio di due anni. Sono state le modalità dell’omicidio a spingere gli investigatori in questa direzione, nonostante la vittima fosse incensurata. Dalle indagini è emerso, infatti, che i due killer, in sella ad uno scooter ed entrambi con caschi da motociclista, hanno agito con estrema professionalità.

L’omicidio era stato organizzato fin nei minimi dettagli. Sorgonà stava rientrando a casa a bordo della sua Fiat 500, percorrendo via De Nava. All’improvviso l’auto è stata affiancata da uno scooter, dal quale qualcuno ha sparato dei colpi d’arma da fuoco. Secondo quanto accertato finora, la pistola era impugnata dalla persona che si trovava sul sedile posteriore dello scooter. Gli spari sono stati due; l’arma si è inceppata dopo il secondo colpo, che è stato fatale: ha raggiunto Sorgonà alla testa, provocandone la morte immediata. L’automobile dell’uomo si è fermata, urtando il marciapiede.

Gli agenti della Squadra mobile pensano che gli assassini non si siano accorti della presenza del figlio della vittima. Il bambino si trovava su un seggiolone sul sedile posteriore della Fiat 500, ma la vettura aveva il lunotto e i vetri laterali posteriori oscurati. Il piccolo è stato soccorso da un’ambulanza, che lo ha portato in ospedale per accertamenti. Non ha riportato alcuna ferita, ma era in stato di choc.

L’agguato è avvenuto in una delle ore di punta del traffico cittadino: c’erano molte altre automobili in transito e probabilmente è per questo che nessuno si è accorto per tempo di quanto stava accadendo. Gli agenti della Squadra mobile sono stati avvisati da una segnalazione anonima alla centrale operativa della Questura.

L’inchiesta sull’omicidio è coordinata per il momento dalla Procura ordinaria. Tuttavia, a seconda degli sviluppi dell’attività investigativa, il fascicolo sull’omicidio potrebbe passare alla Dda.

Maria Elena Tanca