Joan Baez nasce nella Grande Mela quasi settant’anni fa, mancano infatti poche ore al suo compleanno. Una donna unica, uno di quei rari casi in cui il talento si sposa con una grande coerenza ed eleganza; una carriera costellata di successi e lotte umanitarie.
Rischiava di finire “incasellata” come semplice cantante folk, ma aveva troppa strada da fare e troppe cose da dire, ha sempre avuto un buon motivo per lottare in favore di qualcuno o anche solo di una sequoia. La Baez è stata rinominata l’usignolo di Woodstock dopo la sua indimenticata esibizione sul palco dello storico festival nel 1969. Negli anni ha spaziato con il rock, pop, country e gospel. Autrice di molte delle sue canzoni, è nota anche per le sue interpretazioni dei brani degli amici e colleghi fra i quali Bob Dylan, Paul Simon, The Rolling Stones e molti altri, è lunga la lista di coloro che hanno tentato di cambiare il mondo: è esigua, di converso, la trafila di coloro che ce l’hanno fatta.
Joan Baez appartiene a quella generazione di musicisti/idealisti, cantastorie delle miserie e delle mostruosità della loro stessa patria, contro la loro stessa bandiera, contro il conflitto in Vietnam, contro la pena di morte, contro l’edilizia che strema la natura, contro le discriminazioni razziali che lei stessa ha subito in primis in virtù delle proprie origine messicane.
Chiunque apprezzi questa musicista incantevole porta in sé il proprio “momento” migliore della Baez. Considerando impossibile riassumere l’intensità di molti brani da lei interpretati, nonché lo spessore e spesso la denuncia sociale che li contraddistingue, noi decidiamo di festeggiarla ponendo l’accento sul suo continuativo sdegno nei confronti della pena di morte praticata in alcuni stati degli USA.
Un’opposizione feroce e coerente che la donna porta avanti dagli anni Settanta, battezzando questa lotta pacifica mediante una canzone che lei interpreta con sublime mestizia: Here’s to you composta dal Maestro Morricone per la pellicola Sacco e Vanzetti, di Giuliano Montaldo, che ripercorre il dramma dei due anarchici italiani immigrati negli States uccisi sulla sedia elettrica in quanto accusati di un crimine mai commesso.
Oggi Joan Baez è una cantante incantevole ma, soprattutto, una donna importante per la civiltà.
Valeria Panzeri