Lo ritroviamo come lo avevamo lasciato a Londra dopo il “Masters Final”: con un trofeo in mano.
Roger Federer cominicia la stagione con il successo nel torneo di Doha, sconfiggendo in finale il russo Davydenko, giustiziere di Nadal in semifinale.
Un segnale forte lanciato da “Re Roger” in vista degli Australian Open che prenderanno il via lunedì 17.
La partita – Mai in discussione, l’incontro: Federer va subito sul 3-0, strappando il servizio a Davydenko nel secondo gioco. Sul 5-2 lo svizzero spreca 6 set point, in un game incredibile, durato 12 minuti e vinto dal russo con colpi letteralmente inventati dal nulla. Ma il discorso è rinviato di poco: il parziale se lo aggiudica Federer 6-3.
Equilibrato, per 8 giochi, il secondo set: nel nono game, “Sua Maestà” Roger compie il break decisivo e chiude, poi, sul 6-4.
Un trionfo.
Gioco diverso – La partita di stasera (ma l’impressione è perdurata per tutta la durata del torneo) ha confermato il cambiamento d’impostazione nel gioco di Federer: un servizio più solido e più vario, un rovescio più sicuro, una concentrazione, se possibile, maggiore dalla prima all’ultima palla.
Così, lo svizzero, si è aggiudicato il 67° torneo di singolare della sua carriera (di cui 16 prove del Grande Slam), rilanciandosi anche come favorito per l’appuntamento con gli Australian Open, primo degli Slam in programma.
Non finisce mai di stupire. Non smette, men che meno, di vincere. E la leggenda di “Sua Maestà” Roger Federer continua.
Edoardo Cozza