E’ arrivata la Befana nelle case degli italiani, ma la calza dei più piccoli è cambiata rispetto agli anni scorsi. Con un bambino italiano su tre obeso o in sovrappeso, si è riscontrata la tendenza a sostituire il contenuto delle calze: cibi naturali al posto di caramelle, cioccolate, gomme da masticare e bon-bon per i bambini “buoni” e carbone dolce per quelli “cattivi”.
”Nelle calze degli italiani tornano arance, mandarini, fichi e prugne secche, nocciole, noci e biscotti fatti in casa, mentre per i più discoli aglio, peperoncino, patate e carbone vero per festeggiare l’arrivo della Befana nel modo più tradizionale”. E’ quanto afferma la Coldiretti in una nota sottolineando che ”la crescente attenzione per l’alimentazione dei bambini ha cambiato il contenuto dellecalze appese al camino dalla simpatica vecchietta”.
”Sono tornati i prodotti naturali dunque a simboleggiare il significato della ricorrenza che, nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale. “Si narra infatti – conclude l’organizzazione agricola – che, durante questa notte Madre Natura, esausta per le energie spese durante tutto l’anno, si trasformava in una buona vecchina che, dopo aver consegnato i doni, simbolo di una nuova semina, era pronta a farsi bruciare per far rinascere dalle sue ceneri una luna nuova rappresentata da una giovane Natura”.
Nel mondo un bambino su dieci è obeso o in sovrappeso e in Italia lo è un bambino su tre; il contrario accade invece nei paesi in via di sviluppo, dove i bambini che soffrono la carenza di cibo sono circa 148 milioni. L‘ipernutrizione mette in pericolo la salute dei nostri bambini; oltre il 70 % di loro, una volta adulto, andrà incontro a patologie croniche come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore, determinano anche una forte spesa pubblica.
Adriana Ruggeri