Sesso orale, per adolescenti è il primo passo al rapporto completo

Gli adolescenti iniziano i contatti fisici con il partner con il sesso orale, l’anticamera che li porta poi al rapporto sessuale completo. Questo il risultato di una ricerca dell’Università della California (San Francisco, USA), diretta dalla professoressa Anna Song e pubblicata su “Usa Today”.

Lo studio si è concentrato sulle studentesse americane: “Abbiamo scoperto – ha detto Anna Song – che il sesso orale è significativamente correlato al sesso vaginale“. L’osservazione ha evidenziato come quelle di loro che praticano sesso orale per la prima volta hanno poi rapporti completi entro breve tempo, di solito 6 mesi.

Allora, spiega la capo-ricercatrice, il rischio è che l’inesperienza unita alla voglia di sesso, porti le giovani ed i loro compagni a trascurare le precauzioni necessarie. Come risultato, aumentano le gravidanze indesiderate e le malattie veneree trasmesse sessualmente.

Ecco perché i ricercatori spingono i genitori ad abbandonare l’imbarazzo e a parlare di sesso con i figli in modo più chiaro. “Abbiamo bisogno – ha detto Bonnie L. Halpern-Felsher, docente alla University of California – di parlare di più con gli adolescenti di sesso. Inoltre, quando si parla con uno di loro di sesso bisogna considerare che per loro significa soltanto sesso vaginale. Ma è chiaro che c’è una progressione di comportamenti sessuali, anche se gli adolescenti pensano che il sesso orale è un modo per avere una sorta di rapporto senza fare sesso reale”. “Non possiamo essere – ha concluso – in imbarazzo a riguardo. E’ troppo importante” .

 La regola secondo cui il sesso orale è una sorta di passaggio che porta diretto al primo rapporto sessuale, vale però solo per gli adolescenti. La ricerca infatti chiarisce che, superata l’adolescenza, non esistono più connessioni fra i due tipi di rapporti e la tendenza si affievolisce negli adulti.

Adriana Ruggeri