Egitto, un cristiano ucciso e quattro feriti a bordo di un treno

Sanguinoso attentato su un treno egiziano nei pressi di Assiut, nel sud del paese. Un uomo ha aperto il fuoco sui passeggeri  uccidendone uno, di fede cristiana, e ferenendone altre cinque.

Salito sul treno nella stazione di Samalut, l’assassino avrebbe aperto il fuoco indiscriminatamente contro le persone che in quel momento si trovavano nel vagone.  Secondo le ricostruzioni fatte da alcuni media egiani, sarebbe solo un caso che l’uomo rimasto ucciso sia un cristiano.  Secondo altri, invece,  la sparatoria sarebbe arrivata al culmine di una profonda lite tra cristiani e musulmani. Tra gli uomini rimasti feriti c’è anche un musulmano.

Nonostante siano ancora tutti da accertate i risvolti religiosi della vicenda, è certo che questo attentato rischia di accrescere la tensione esistente in Egitto dopo l’attentato della notte di capodanno nella chiesa copta di Alessandria, quando un’autobomba esplosa  alla fine della messa di mezzanotte ha ucciso 21 persone e ne ha ferito 79.

Rapporti diplomatici a rischio, intanto, tra Egitto e Santa Chiesa.   Il governo egiziano ha infatti richiamato l’ambasciatore alla Santa Sede. La decisione – che non è stata commentata dal Vaticano- è stata presa,  secondo quanto annunciato dal portavoce del ministero  degli Esteri Hossam Zaki “sullo sfondo delle nuove dichiarazioni del Vaticano concernenti gli affari interni egiziani”. “Queste dichiarazioni – ha continuato il portavoce – sono considerate dall’Egitto come un’ingerenza inaccettabile nei suoi affari interni”.

Il Papa Benedetto XVI – che già all’indomani dell’attentato aveva condannato aspramente le violenze contro i copti compiute ad Alessandria- ieri davanti al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede,  è tornato sulla questione. “Anche in Egitto – ha detto il Pontefice- , ad Alessandria, il terrorismo ha colpito brutalmente dei fedeli in preghiera in una chiesa. Questa successione di attacchi è un segno ulteriore dell’urgente necessità per i governi della Regione di adottare, malgrado le difficoltà e le minacce, misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose”.

Annastella Palasciano