Questo martedì, Max Mosley, l’ex presidente della Federazione Internazionale dell’Automobilismo più noto come FIA, ha testimoniato davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani per lo scandalo sessuale, che nel marzo 2008 lo ha visto coinvolto, distruggendo la sua credibilità ed infangando il mondo dorato della F1.
Il 70enne Mosley è il figlio dell’importante leader fascista britannico degli anni ‘30 Oswald Mosley. Discendente da una nobile famiglia anglo-irlandese e fondatore nel 1932 del British Union of Fascists, una formazione politica di estrema destra, molto vicina al Partito Nazionale Fascista di Benito Mussolini.
Per chi non se lo ricordasse nel 2008, lo scandalo sessuale ha colpito, scosso e squassato l’allora presidente della FIA, Max Mosley. In questo ambiente, sin dai tempi della sua fondazione nessun scandalo aveva mai sfiorato uno dei suoi componenti e quando il tabloid britannico News of the World ha pubblicato, nella sua pagina web, un video nel quale si vedeva Max Mosley circondato da numerose donne, lo scandalo è scoppiato in maniera eclatante. In questo video lo si vedeva entrare in un club e comparire, come parte integrante, nella veste di un prigioniero, in un ‘gioco di ruoli’, in cui le donne erano delle vere e proprie kapò, e il tutto si svolgeva in un’orgia di tipo sado – maso con richiami nazisti, che ha disgustato in maniera nauseabonda la comunità ebraica.
La deposizione di Max Mosley, presso il Tribunale, è cominciata oggi alle 9.00 A.M. e si pensa che possa concludersi nel tardo pomeriggio, anche se la decisione finale del Tribunale si conoscerà solo fra qualche mese. Mosley ha addotto, come sua difesa, che la sua privacy era stata violata.
Quando si è scoperta la notizia, Mosley ha portato, come riferimento in giudizio, la pagina web di News of the world, che riportava questa notizia, e ha accusato il giornale di intromissione nella sua vita privata, chiedendo di pagargli, come indennizzo, la bella somma di 60.000 sterline, vale a dire più di 76.000 euro.
Maria Luisa L. Fortuna
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