Omosessualità: primo corso universitario alla Statale di Milano


L’omosessualità entra di diritto nel mondo universitario: a Milano, presso la facoltà di Scienze Politiche della Statale, partirà il laboratorio intitolato Omosessualità: un mondo nel mondo.

Si tratta di un corso della durata di undici lezioni di due ore ciascuna, e gli studenti che lo frequenteranno guadagneranno 3 crediti formativi.

Lo studio, facoltativo, rappresenta una grande novità per le università italiane, che tentano di stare al passo con quelle europee. Tra i tanti corsi, infatti, basti citare quello organizzato presso la University of Amsterdam, dove esiste un master presso la facoltà di Sociologia: Genere, sessualità e società.

Il corso organizzato presso la Statale di Milano è coordinato da Antonella Besussi, ordinario di filosofia politica presso la facoltà: “È il primo anno che lo facciamo, e credo possa essere un esperimento interessante. Probabilmente sconta ancora qualche ingenuità, ma è un modo per parlare della questione evitando scivolamenti che, purtroppo, sono ancora molto presenti al giorno d’oggi”.

Per conseguire i 3 cfu, gli studenti dovranno frequentare l’80% del corso, al termine dei quali è previsto un elaborato finale su una delle tematiche affrontate.

“In generale il corso sarà sostanzialmente diviso in due parti: la prima più filosofica, nel tentativo di dare un vocabolario per leggere la questione omosessualità. La seconda, più giuridica e sociologica, spazierà da argomenti che trattano di diritti civili, di differenze e di moralità pubblica”, ha continuato la Besussi.

A proporre l’iniziativa, gli studenti del collettivo Gay Statale Milano: “Dopo l’attacco omofobo subito da un ragazzo lo scorso anno, proprio alla Statale, ci siamo convinti che in università fosse giunto il momento di fare qualcosa, anche dal punto di vista culturale. Ma la stessa cosa vale anche per il resto del paese. Nelle università italiane non esistono corsi legati alle questioni di genere e l’argomento è sempre stato trattato in maniera sporadica”, ha spiegato Fabio Galantucci, del collettivo.

Carmine Della Pia