Alemanno verso la nuova Giunta

Non è stata una scelta fallimentare, non è stata una punizione, ma dimostra la volontà di attuare una fase 2 che porti questa maggioranza alla nuova sfida elettorale che ci sarà tra due anni e mezzo”. Con queste parole, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha spiegato ai consiglieri comunali incontrati ieri il motivo che lo ha spinto ad azzerare la Giunta cittadina e a tentare una “ripresa lampo” nel segno del rinnovamento.

“Sarà un importante giro di vite – ha continuato l’ex aennino – che servirà per portare le linee programmatiche dell’amministrazione nella quotidianità e sul territorio. E’ stata una scelta da prendere coraggiosamente adesso”. Ma perché? A due giorni dal black out amministrativo della Capitale, le interpretazioni impazzano. Di certo sulla decisione di Alemanno devono aver pesato i recenti scandali (parentopoli all’Atac e all’Ama) che hanno gettato sospetti sulla trasparenza della politica del Campidoglio. Le assunzioni facilitate accertate nelle due società municipalizzate di Roma hanno alimentato grande diffidenza nei confronti del primo cittadino. Da parte dei romani certo, ma anche di molti amministratori.

Non solo: Alemanno è un uomo ambizioso e spera di “sfruttare” al meglio l’esperienza capitolina per tornare, a compimento del suo mandato come sindaco, a rivestire un ruolo importante a livello nazionale. Per questo considererebbe la sua permanenza in Campidoglio una sorta di “palestra”, un faticoso passaggio di prova per dimostrare le sue capacità gestionali e politiche e, quindi, un transito importante e delicatissimo, nel corso del quale non può permettersi passi falsi.

In questa prospettiva, si capirebbe meglio il motivo che potrebbe aver spinto il sindaco di Roma a decretare la fine della Giunta: non appena ha percepito che il clima tra i suoi assessori e i suoi consiglieri si faceva troppo avvelenato, infatti, Alemanno avrebbe deciso di correre ai ripari, ingaggiando una lotta forsennata contro il tempo per dimostrare a tutti che è l’uomo “del fare”. E per evitare che la ghiotta “occasione” romana potesse tradursi in un clamoroso “buco nell’acqua”.

Da due giorni il sindaco è in fervida attività: confortato dai suoi collaboratori più stretti, sta tentando di disegnare la nuova Giunta comunale, che potrebbe essere nominata già domani. L’ipotesi che la “squadra” capitolina possa allargarsi, accogliendo anche esponenti dell’Udc, non è stata confermata, ma in molti ipotizzano che potrebbe rappresentare l’arma a cui il sindaco starebbe pensando di affidarsi per evitare nuovi, futuri “scossoni”.

L’unica dichiarazione consegnata ieri ai cronisti è stata quella con la quale il primo cittadino di Roma ha smentito la possibilità che l’ex numero uno della Protezione Civile possa entrare a far parte dell’amministrazione capitolina: “E’ pura fantasy – ha scandito Alemanno – il nome di Guido Bertolaso non è mai emerso in nessun incontro con i vertici del Pdl”.

Maria Saporito

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Siciliana di origine, romana d'azione, scrivo da anni occupandomi principalmente di politica e cronaca. Ho svolto attività di ufficio stampa per alcune compagnie teatrali e mi muovo con curiosità nel mondo della comunicazione. Insegnante precaria, sto frequentando un corso per insegnare italiano agli stranieri.