E in Puglia i sindacati bacchettano Vendola

Il fatto che Nichi Vendola possa aver indispettito, con le sue scelte politiche, le sigle sindacali della sua regione deluderebbe di certo stuoli di osannanti supporter. Eppure, al di là delle esasperazioni favorite da una stampa smaccatamente schierata, la notizia ha del fondato e invita (forse) ad assumere un atteggiamento più critico nei confronti del governatore apparentemente più carismatico d’Italia, ma che – secondo quanto fotografato dall’ultimo sondaggio de Il Sole 24 Ore – non riesce di fatto a convincere fino in fondo i suoi corregionali.

Cosa è accaduto dunque in Puglia? Cgil, Cisl e Uil hanno recentemente lamentato la scarsa attenzione che l’amministrazione vendoliana avrebbe destinato loro  su alcuni punti di prioritaria importanza. In pratica i sindacati sostengono che il governatore della Puglia abbia preso importanti decisioni sul territorio senza sentire l’esigenza (o il dovere) di interpellarli. Una “solitudine” amministrativa che Vendola avrebbe perseguito non solo per risolvere i problemi della disastrata sanità pugliese, ma anche in riferimento a tematiche importanti come quelle dell’acqua e dell’ambiente. Scarsi rapporti, insomma, che hanno indotto le confederazioni sindacali ad alzare la testa per ottenere maggiore attenzione.

L’appello è stato tempestivamente raccolto da Vendola, che ha ieri convocato un incontro con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. “La concertazione – ha detto il presidente dei pugliesi – è un punto sul quale vogliamo operare non una ricucitura con i sindacati confederali, ma un rilancio e per questo ho voluto convocare subito per martedì prossimo la cabina di regia che affronterà, come primo punto, il varo di un nuovo Protocollo d’intesa”.

“Un protocollo – ha continuato Vendola – che va aggiornato e che torna a essere bussola e timone per questa amministrazione regionale. Forse è stato commesso un errore: quello cioè di non aver affrontato il problema della mancata riscrittura del Protocollo all’indomani delle elezioni regionali, ma credo che i conflitti siano il sale della terra e servano – ha spiegato il governatore – a fare andare avanti le cose e non a paralizzarsi nella fibrillazione”.

E per rendere più convincente il messaggio di distensione consegnato ieri ai sindacalisti, il presidente della Puglia ha tracciato una sorta di road map, da realizzare in stretta comunione: “Ricominciamo – ha detto – dal Piano per il lavoro giudicato positivamente da tutti i sindacati. Si tratta di un work in progress che noi vogliamo aprire nel cuore della società pugliese e i sindacati hanno i sensori per capire se le varie proposte sono giuste”.

“Poi ripartiamo – ha continuato Vendola – anche dalle questioni dell’ambiente con l’assessore Nicastro con il quale sono stati calendarizzati già due incontri e da quelle della sanità con l’assessore Fiore, crocevia in questi ultimi mesi di una quantità di problemi anche dolorosi della nostra vicenda pubblica. La discussione con i sindacati – ha aggiunto – avendo segnato i punti di doglianza aiuta anche noi a capire dove dobbiamo puntare di più, dove dobbiamo crescere e migliorare la nostra capacità di governo e per questo io ringrazio Cgil Cisl e Uil perché – ha concluso il governatore della Puglia – ci aiutano ad esercitare le nostre funzioni in tempi così difficili”.

Maria Saporito