Evasione fiscale: nomi eccellenti tra i 700 della lista Falciani

Roma, 12 gennaio.  La Procura capitolina avrebbe aperto una maxi-inchiesta relativa ad un trasferimento di capitali in una banca inglese, la Hsbc, presso la sua svizzera di Ginevra. La lista, aggiornata alla fine del 2006, coinvolgerebbe oltre 700 persone.

Le indagini si baserebbero sulla cosiddetta “lista Falciani”, dal nome dell’ex-dipendente della stessa banca, il quale sarebbe in possesso del file che proverebbe l’evasione fiscale da parte degli indagati dalla Procura di Roma.

I nomi fatti da alcuni quotidiani indicherebbero come coinvolti anche stilisti di primo piano come Valentino  Garavani e Renato Balestra, e attrici del calibro di Stefania e Amanda Sandrelli. E ancora, Bulgari, Elisabetta Gregoraci, moglie di Flavio Briatore. Ci sarebbero poi anche  Cesare Pambianchi, presidente della Confcommercio di Roma e lo scomparso regista Sergio Leone.

I personaggi eccellenti,  conosciuti soprattutto nell’ambiente romano sono però molti. Gioiellieri, architetti, nobili, che si sarebbero resi responsabili di un’evasione complessiva di cinque miliardi e mezzo di euro. L’inchiesta origina dalla Procura di Torino, che, dopo aver ricevuto i file di Falciani dalla Francia, ha distribuito i nominativi contenuti alle varie Procure, seguendo il criterio della competenza.

Accanto a questi, decine di nomi del tutto ignoti, anch’essi avrebbero agito allo stesso modo, trasferendo molti dei loro capitali sui conti svizzeri della Hsbc. Per tutti l’ipotesi di reato è quella di “incompleta od omessa denuncia dei redditi”.

La questione è però ancora più complessa. Una buona parte degli indagati dalla Procura di Roma, potrebbe risultare, se colpevole, comunque penalmente non perseguibile, in quanto avrebbe usufruito dei benefici concessi dallo scudo fiscale. Quest’ultimo avrebbe infatti permesso  di regolarizzare la loro posizioni rispetto al fisco evitando così eventuali guai con la giustizia.

Il ramo capitolino dell’inchiesta derivante dalla lista Falciani e che pare aver coinvolto più di 700 persone,  è coordinato dal  procuratore aggiunto Pier Filippo Laviai e dal sostituto Paolo Ielo.

A.S.