Vendola a Mirafiori: Il referendum? Una porcata

L’arrivo del presidente della Puglia, Nichi Vendola, ai cancelli dello stabilimento Fiat di Mirafiori ha portato scompiglio. Un gruppo di aderenti alla Fismic, l’organizzazione sindacale autonoma che rappresenta i lavoratori dipendenti dell’industria e dei servizi, ha accolto il governatore con un coro di fischi, invitandolo ad andare via “perché il comunismo è finito”.

Non solo: per rendere ancora meno gradevole l’accoglienza al leader di Sel, i contestatori hanno sventolato le copie di un articolo pubblicato oggi su Il Giornale, in cui venivano evidenziati i rapporti tesi che Vendola avrebbe ultimamente intavolato con i sindacati della sua terra. “Poverini – ha commentato il governatore – hanno preso l’articolo de Il Giornale della famiglia Berlusconi, ma Il Giornale arriva con molto ritardo perchè i giornali pugliesi sono pieni dell’accordo strategico tra il presidente della Regione Puglia con Cgil, Cisl e Uil sulle questioni fondamentali del lavoro e dei diritti sociali”.

Sia come sia, l’arrivo di Vendola alla porta 2 di Mirafiori ha esasperato molti animi, tanto che al gruppo di antivendoliani radunatisi davanti allo stabilimento torinese hanno risposto alcuni sostenitori del presidente della Puglia. I due gruppi si sono scambiati insulti e qualche spinta di troppo, ma alla fine la calma è stata ripristinata senza troppa difficoltà.

A chi lo ha interpellato sulla dichiarazione rilasciata ieri da Massimo D’Alema, assai critico sulla sua decisione di andare a Mirafiori: “Qualcuno del Pd – ha commentato Vendola – è molto più pronto a bacchettare me che gli altri. Non so perché venire davanti ai cancelli di Mirafiori sia così sbagliato, penso che sia più sbagliato non venire qui“.

Trachant anche il suo commento sul referendum: “Noi non siamo qui per orientare i lavoratori – ha detto il governatore dei pugliesi – Bisogna avere rispetto di loro comunque votino. Bisogna mettersi nei panni di chi guadagna 1.000-1.300 euro al mese, di chi magari ha tre figli, di chi si alza alle 4 alla mattina. Un referendum come questo – ha affermato – è una porcata perché significa votare tra la sopravvivenza e l’essere buttati per strada. Se ti chiedono di scegliere tra cadere per terra con il paracadute oppure senza, è chiaro – ha concluso Vendola – che scegli di cadere con il paracadute”. Fino a prova contraria, dovrebbe fare meno male.

Maria Saporito