Quarantuno scatti fotografici per catturare il mistero dei set cinematografici abbandonati, lampi di luce per impressionare la memoria con la magia di luoghi allestiti dalla creatività. Dal 3 febbraio al 5 marzo 2011, Gregory Crewdson presenta alla Gagosian Gallery di Roma Sanctuary, la nuova serie fotografica, solo in minima parte postprodotta digitalmente, ambientata nei leggendari studi di Cinecittà.
Un ritorno dell’artista statunitense al bianco e nero dopo la sequenza Hover (1996-1997), per sancire un superamento della costruzione del dramma umano che aveva caratterizzato i suoi lavori precedenti, in cui osservazione empirica e artificio si fondevano in prodotti che, per la loro lunga lavorazione, rispecchiavano i metodi della produzione cinematografica. Come in Twilight (1998-2002) e Beneath the Roses (2003-2007) dove l’ansia, l’inquietudine e l’alienazione, evidenti sin nei minimi dettagli, facevano emergere il dramma di esistenze tragicamente bloccate in claustrofobiche quotidianità suburbane.
In Sanctuary l’immaginario prende le mosse dalle suggestioni dei grandi artisti americani, dalla pittura al cinema, da Albert Bierstadt a Steven Spielberg, per approdare a fotografie costantemente in bilico tra realtà e finzione, natura e artificio, bellezza e degrado. Immagini di forte impatto emotivo che, come in un documentario, ci svelano l’essenza nascosta dei film e dei set, una volta cessata la produzione. Strutture, ponteggi, scenografie che, come in un’archeologia della memoria, diventano testimoni di un’angosciante assenza di vita, amplificata ancora di più dalla malinconica luce dell’alba e del tramonto.
Gregory Crewdson
SANCTUARY
dal 3 febbraio al 5 marzo 2011
Gagosian Gallery
Roma, via Francesco Crispi 16
www.gagosian.com
Valentina De Simone