Berlusconi: in Italia opposizione senza idee

Da Berlino, dove si trovava in visita istituzionale per un faccia a faccia con la Cancelliera Angela Merkel, Silvio Berlusconi ha fornito ieri ai cronisti convocati per la conferenza stampa tutte le spiegazioni richieste sulla situazione politica ed economica del nostro Paese. Con la sua proverbiale generosità, il presidente del Consiglio non ha lesinato commenti sulle tematiche nazionali più pressanti, concedendosi anche a un’osservazione sulla Fiat che ha già creato ampio scompiglio.

Inevitabile il suo giudizio sulla decisione della Corte costituzionale, chiamata ad esprimersi sul legittimo impedimento. I giudici hanno già accolto le istanze di coloro che hanno chiesto un referendum sul tema, per cui se la norma dovesse essere considerata costituzionale, al premier toccherà inaugurare uno sfiancante tour per l’Italia per spiegare agli elettori il motivo per cui sia preferibile che si astenga dal frequentare le aule dei tribunali. Una prospettiva non proprio allettante, che però il premier sembra ignorare del tutto: “Non c’è nessun pericolo per la stabilità del governo – ha detto – qualunque sia l’esito della decisione della Corte costituzionale. La norma sul legittimo impedimento io non l’ho mai richiesta; è un’iniziativa portata avanti dai gruppi parlamentari. Io sono naturalmente e totalmente indifferente – ha spiegato – al fatto che ci possa essere un fermo o meno nei processi che considero processi assolutamente ridicoli“.

Interpellato sulla crisi economica, che – per ammissione dello stesso ministro Giulio Tremonti – è tutt’altro che passata anche nel nostro Paese, il Cavaliere ha invece rispolverato un refrain ampiamente visitato: “Nell’ambito di una crisi dei consumi e degli investimenti – ha detto – è molto importante il fattore psicologico. Non bisogna infondere pessimismo tra i cittadini e gli operatori, ma bisogna invece che i governi cerchino di dare una prospettiva positiva, infondendo fiducia e ottimismo“.

Ma non è tutto perché “ispirati” dalla presenza della Cancelliera tedesca, i giornalisti italiani hanno chiesto a Silvio Berlusconi se considera percorribile la strada di un governo di grande coalizione, sulla scia del modello tedesco: “Non credo alla possibilità di una grande coalizione alla tedesca – ha ribattuto il premier – Non possiamo contare su un’opposizione socialdemocratica. In italia l’opposizione è senza idee e senza leader. Non c’è nessuna persona nell’opposizione da prendere sul serio e con cui poter parlare”.

Un concetto che il Cavaliere ha ripreso anche in serata, quando di ritorno a Roma (dopo aver incontrato l’indaffaratissimo sindaco Alemanno, alle prese con la formazione della nuova Giunta), ha confidato ai suoi: “Bisognerebbe rivedere la par condicio e i primi a voler rivedere la legge dovrebbero essere quelli del Pd. Hanno più voti di tutti nell’opposizione – ha notato – ma in tv ci sono sempre Vendola e Di Pietro che stanno divorando il partito di Bersani“. Non solo, stando ai beninformati le trattative con il partito di Pier Ferdinando Casini non sarebbero state interrotte. Anzi, esisterebbero buoni margini di dialogo tra i due schieramenti, nonostante la diffidenza reciproca: “È vero, con l’Udc c’è un dialogo in corso – avrebbe ammesso ieri Berlusconi – Ci sono dei movimenti in atto. Vediamo, attendiamo atti concreti”.

Maria Saporito