Debutto speciale, martedì prossimo, al Teatro Argentina di Roma, con l’inedita coppia Ugo Pagliai ed Eros Pagni che nei panni di Estragone e Vladimiro porteranno in scena “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, una produzione dello Stabile di Genova con la regia di Marco Sciaccaluga.
Due personaggi ai margini di una società che non conoscono, che si ritrovano sotto un albero spoglio, in una strada di campagna deserta, per un appuntamento con un certo Godot, che ha promesso loro qualcosa di caldo da mangiare e un tetto per dormire all’asciutto. Due creature che sembrano uscite da un cinema muto, disperate e allegre al contempo, innamorate della vita, abitanti di un universo dove la fantasia può prendere da un momento all’altro il sopravvento sulla morte.
«Regola fondamentale per accostarsi a questo spettacolo – ha spiegato il regista – è non dare importanza a chi sia o possa raffigurare Godot. Lo spettatore deve invece concentrarsi sul tema dell’attesa, sul significato che ha per ciascuno di noi attendere qualcosa o qualcuno». «Mi preoccupa che oggi non si aspetti più nemmeno Godot – aggiunge Eros Pagni – ormai si chiedono solo certezze a una vita non certo felice, ma Vladimiro m’insegna, con i suoi interrogativi, che la speranza è l’ultima a morire e occorre aver sempre voglia di reagire».
Un testo di spessore che in un caleidoscopio di sentimenti è intriso di tutta quella gioia di vivere che Beckett, innamorato della musica e della pittura, aveva.
Teatro Argentina, Roma
Aspettando Godot
dal 18 al 30 gennaio 2011
di Samuel Beckett
regia Marco Sciaccaluga
scena Jean-Marc Stehlé e Catherine Rankl
costumi Catherine Rankl
con Ugo Pagliai, Eros Pagni, Gianluca Gobbi, Roberto Serpi, Alice Arcuri
Teatro Stabile di Genova
Valentina De Simone
