”Per vivere in una società serena e ordinata, occorre un riferimento puntuale alla legalità, che si sostiene riscoprendo il significato positivo e liberante della legge morale e, nello stesso tempo, la sua incidenza sociale”. E’ quanto dichiarato questa mattina dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, nel corso dell’omelia pronunciata durante la messa celebrata nella Cappella del Governatorato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.
”La legge morale, infatti – ha aggiunto il cardinale – non si pone contro la persona e le sue esigenze, ma piuttosto è al suo servizio, in quanto la aiuta a non essere dissociata al proprio interno tra la verità più profonda, che Dio ha impresso nel suo cuore, e il comportamento concreto che assume nel corso della vita”.
Il cardinale ha dunque sottolineato nel corso della sua omelia: ”Al di sopra di ogni legge umana – giusta o ingiusta, limpida o contorta – c’è la Legge di Dio, quella legge ‘perfetta’ che il Creatore ha inscritto nel cuore di ogni uomo e ha poi inciso sulle tavole consegnate a Mosè sul monte Sinai”. ”Qui sta il fondamento della legge naturale – ha spiegato Bertone – e della morale oggettiva”. ”Le radici dell’illegalità risiedono soprattutto nella mancanza di una morale secondo verità. E’ la moralità infatti che responsabilizza e impegna a rispettare la legge, in quanto fa sorgere nella persona una forza interiore che la spinge a osservare le norme”, ha concluso il Segretario di Stato vaticano.
Raffaele Emiliano