Si fa sempre più duro lo scontro tra l’Europoligrafico di Perugia, storica azienda leader nel settore del packaging, e i suoi lavoratori. Il tutto ha avuto inizio quando la proprietà ha aperto formalmente la procedura di riduzione del personale per 39 unità, sopprimendo l’attività di un intero reparto (il finissaggio).
Dopo lo sciopero del 13 gennaio 2011, si è svolto ieri mattina l’incontro tra la direzione aziendale e la Rsu e le segreterie di categoria di Cgil Cisl e Uil. La delegazione sindacale ha chiesto all’azienda di accantonare la procedura di licenziamento, per poter svolgere serenamente il confronto a 360 gradi sulla situazione aziendale e riaffermando la propria contrarietà alla chiusura del reparto di finissaggio, che è, comunque, essenziale per l’azienda.
Dalla stessa, afferma il comunicato sindacale congiunto, hanno però “dimostrato una netta chiusura a questa ipotesi di percorso, sottolineando che la discussione può svolgersi solo nell’ambito della procedura di mobilità, manifestando l’intenzione di ridurre il costo del lavoro, esercitando una pressione sui lavoratori con l’obiettivo di scaricare su di essi i costi della crisi, impedendo, di fatto, qualsiasi possibilità di prosecuzione del confronto”.
La delegazione sindacale a questo punto si è riunita con i lavoratori e, considerando inaccettabile la posizione ricattatoria dell’azienda, ha proclamato otto ore di sciopero da svolgersi il giorno lunedì 17. Lo stesso giorno si svolgerà inoltre una manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento alle ore 11.00.
Mauro Sedda