Continuano ad aumentare, come previsto dalle stime fatte nelle scorse settimana dal Ministero della Sanità, i contagi causati dall’influenza A nel nostro paese.
Dopo i recenti decessi avvenuti nel Friuli, in Lombardia e in Puglia, è proprio la regione meridionale a segnalare la più forte escalation di diffusione del virus H1N1: nelle scorse ore, dopo attente analisi, è stato reso noto che altre quattro persone hanno contratto il virus che l’anno passato fece gridare alla pandemia, oltre a procurare una psicosi collettiva a livello mondiale.
Particolare da sottolineare nella vicenda è il trasferimento di due dei quattro pazienti in strutture ospedaliere del nord Italia.
Infatti, se nei casi di un trentottenne di Zapponeta e di una ventitreenne marocchina si è optato per il ricovero rispettivamente nell’ospedale Tatarella di Cerignola, nel primo caso, e in un nosocomio barese, nel secondo; diversa sorte hanno avuto una donna di sessant’anni che è stata trasferita dall’ospedale “Dimiccoli” all’equivalente torinese “Molinette” e un uomo cinquantunenne, originario di Tricase nel leccese, per cui è stato ritenuto necessario il ricovero presso il “San Raffaele” di Milano.
Intanto, rimane forte l’invito alla vaccinazione per tutti coloro che appartengono a categorie a rischio: anziani, bambini, adulti con patologie pregresse e chi, per motivi contingenti, è portato a stare a contatto con tante persone.
S. O.
