Il lungo caso relativo all’omicidio di Sarah Scazzi sembra vivere una fase di stallo, ma oggi pomeriggio Michele Misseri dovrebbe conferire con i legali di Sabrina Misseri.
L’agricoltore di Avetrana aveva confessato di aver ucciso Sarah, sua nipote, nel garage e averne occultato il cadavere in un pozzo. Successivamente, chiamava in correità sua figlia Sabrina, e ancora l’accusava di essere l’unica omicida. Arrestata anche la cugina della vittima, gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da poche novità, una deposizione in incidente probatorio, durante cui Michele confermava la tesi che vede in Sabrina l’unica assassina, e questa che, dal carcere di Taranto, gridava la sua innocenza.
Oggi i legali della cugina, Franco Coppi ed Emilia Velletri, dovrebbero interrogare nuovamente Michele, che, come sostiene l’avvocato Daniele Galoppa, che segue il contadino da mesi, potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere.
Padre e figlia, dalle sbarre, si scambiano accuse a vicenda, ma solo ora si apprende che, per la prima volta, tra i due vi è stata una comunicazione, sebbene solo a mezzo lettera: in una missiva che Sabrina aveva scritto ad una sua amica, si legge, “Cara, ho i miei alti e bassi, mi sono emozionata a ricevere la tua lettera, oggi mi è arrivata la tua e insieme la lettera di mio padre (la prima). Prego sempre perché voglio che esca fuori la mia innocenza, è bruttissimo essere accusati ingiustamente. Tutti cercano di tirarmi su dicendo che prima o poi la verità verrà fuori, io credo nella giustizia e se esiste dovrei uscire pulita. Non me ne frega niente che ci vuole tempo l’importante che ci sia giustizia”.
Qualche giorno fa, inoltre, è stato coinvolto nuovamente nelle indagini il pasticciere ventisettenne amico di Sabrina e Sarah, Ivano Russo. Questi ha più volte affermato il suo alibi, confermato anche dal fratello: mentre la quindicenne veniva uccisa, era in casa e dormiva.
Carmine Misseri, fratello di Michele, ha comunicato ai suoi legali di aver ricevuto la visita di Cosima Serrano, moglie del fratello e madre di Sabrina. La donna avrebbe insistito affinché l’uomo vedesse e toccasse, in qualche modo, alcuni cellulari.
Carmine Della Pia