Internet: a breve si passa all’uso dell’IPv6

2011. Ormai ogni apparecchio elettronico può andare su Internet per prendere o dare informazioni. Anche il nostro frigor può collegarsi al web e fare la spesa da solo ma per farlo deve essere visibile sulla rete globale Internet e deve così avere un identificativo che lo renda unico fra le innumerevoli vie della rete informatica: deve possedere un indirizzo IP.

Gli indirizzi Ip nel formato IPv4 attualmente in uso sono visualizzati come un numero composto da 4 cifre decimali che vanno da 0 a 255 e sono separati da un punto, ad esempio 172.16.92.3. Le pos.sibilità di creare numeri diversi con questo sistema sono 2^32 numeri, questa mole di numeri deriva dal fatto che questo tipo di scrittura è composta da 4 numeri che in informatica sono descritti in linguaggio binario (0,1) con 8 cifre ognuno: 4 x 8 = 32. Facendo i calcoli vengono per l’esattezza  4.294.967.296 possibilità. Così facendo il sistema inventato nel 1981 ha dato la possibilità alla rete mondiale di crescere fin ora ma da qualche tempo si è registrato un uso massiccio di indirizzi poichè le apparecchiature digitali, quali PC, telefoni cellulari, smartphone e svariate altre sono cresciute in numero fino a far pensare che gli IP stiano per finire.

Per garantire continuità è stato progettato un nuovo formato, l’IPv6 che garantisce l’utilizzo di 2128 = 1632 ? 3.4 x 1038 che nel formato comunemente usato dagli uomini in milioni o miliardi sarebbe illeggibile.

Wikipedia fa un bellissimo esempio per capire la differenza nella quantità di numeri che erogano i due formati : <<Quantificando con un esempio, per ogni metro quadrato di superficie terrestre, ci sono 666.000.000.000.000.000.000.000 indirizzi IPv6 unici (cioè 666 mila miliardi di miliardi), ma solo 0,000007 IPv4 (cioè solo 7 IPv4 ogni milione di metri quadrati). >>.

E’ davvero così, gli IPv4 stanno finendo ma già da tempo gli esperti hanno progettato il nuovo modo di scrivere l’indirizzo informatico delle apparecchiature affacciate su internet e come già detto lo hanno chiamato IPv6. Questo nuovo sistema è disponibile dal 2004 ma solo da pochi anni i gestori di telecomunicazioni lo stanno usando sui loro sistemi che sono già pronti per passare dal vecchio piano di indirizzi Ipv4 al nuovo IPv6.

L’IPv6 è un indirizzo formato da 8 parti non più da 4 e a differenza del formato precedente non usano numeri decimali ma numeri esadecimali: un indirizzo nel nuovo formato potrebbe avere la forma 2001:0db8:85a3:08d3:1319:8a2e:0370:7344, molto diversa dalla precedente a 4 numeri decimali come ad esempio 74.125.232.113. I numeri IPv4 sono traducibili in Ipv6 mentre il contrario evidentemente non è possibile. (nota: i due numeri utilizzati nell’esempio non si riferiscono allo stesso indirizzo).

L’8 giugno prossimo alcune importanti società operanti sul mercato informatico mondiale eseguiranno alcuni test sul nuovo formato. La Internet Society ha proposto di fare una prova realistica poichè se il sistema non funzionasse, per il futuro di Internet sarebbe un disastro. Fra le tante a proporsi ci sono Akamai, Facebook, Google e Yahoo; sembra che abbiamo dichiarato di essere tranquilli sulla buona riuscita della prova. Ricordiamo che i gestori di servizi Internet, gli ISP ( Internet Service Provider) sono ormai tutti IPv6 ready e che le loro apparecchiature più professionali lavorano ormai in questo standard parallelamente a quello in uso IPv4.

Tutto cambia e anche l’informatica che fa cambiare la nostra vita per seguire la sua veloce evoluzione, deve adattarsi al mutamento e crescere e migliorare: è un’evoluzione a spirale, l’informatica da nuove possibilità e gli uomini le sfruttano talmente da richiederne delle nuove e così via, facendo crescere la tecnologia che usiamo sempre più.

I.T.