Sono sei le persone arrestate dalla Dia di Palermo nel corso di un’operazione antimafia portata a termine nelle ultime ore. Tra gli arrestati ci sono boss e fiancheggiatori che appartengono ai clan mafiosi di Carini e Partinico. Su di loro pesano le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, di tentata estorsione e di estorsione aggravata nei confronti di diversi imprenditori che operano nel campo dell’edilizia.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti procuratori Gaetano Paci e Francesco Del Bene. Durante l’inchiesta sono state utilizzate numerose registrazioni audio che hanno svelato come gli arrestati costringessero le proprie vittime a pagare entro determinati periodi di tempo e secondo certe modalità. Se i pagamenti non avvenivano nei tempi stabiliti, i malviventi organizzavano attentati incendiari che coinvolgevano le imprese delle stesse vittime. Come purtroppo succede per molti casi di racket, questi incendi di solito non venivano denunciati per paura di ulteriori ritorsioni da parte dei criminali.
Nel corso del 2010 la Dia di Palermo (in cooperazione con le sezioni di Trapani e Agrigento) ha sequestrato beni – appartenenti a clan mafiosi – per un totale di circa 2 miliardi e 375 milioni di euro. I sequestri più importanti riguardano il settore edilizio, quello del fotovoltaico e quello dell’eolico.
Gianluca Bartalucci