Polemica Vallanzasca: cast del film risponde alla Lega


Continuano le feroci polemiche per Vallanzasca – Gli angeli del male, il nuovo film di Michele Placido che racconta la storia del criminale che, negli anni ’70, divenne tristemente noto per i suoi omicidi plurimi.

Già duramente contestato dai parenti delle vittime in occasione della presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, lo scorso settembre, recentemente anche la Lega ha duramente contestato la pellicola, ritenendo il regista inopportuno “nel dipingere un criminale come un carismatico e fascinoso personaggio”.

Il cast del film ha risposto alle accuse dell’esponente leghista Davide Cavallotto, definendole “ridicole”, e nate “per soli scopi elettorali”.

L’attore protagonista, Kim Rossi Stuart, si dice stanco: “La polemica comincia a essere ripetitiva e suscita anche un po’ di incredulità. Com’è possibile tanto accanimento verso una persona che 35 anni fa era un ragazzino pericoloso, ma che avuto il coraggio di dire Io sono un fuorilegge e che si è già fatto 35 anni di carcere? Perché la gente che si indigna non si indigna anche per la speculazione edilizia che genera stragi e morti? C’è un’ipocrisia evidente, meglio farci su una bella risata. Rispetto invece la posizione dei parenti delle vittime, che non se la sentono di perdonare Vallanzasca anche se ha cambiato vita”.

Il regista, Michele Placido, che già ai tempi della Mostra veneziana aveva parlato di “un uomo in Parlamento che fa più stragi di Vallanzasca”, ha rincarato la dose, riferendosi anche alle ultime disavventure del premier: “In parte, l’ostilità a ritrarre criminali deriva dal nostro vivere in un paese cattolico, in cui si rappresenta il bene e non anche il male. E dire che negli Usa su certe cose sono molto puritani, noi invece non ci scandalizziamo per i comportamenti sessuali, ad esempio sugli scandali che coinvolgono politici importantissimi e che in questi giorni riempiono le pagine dei giornali. No, lo scandalo è solo e sempre Vallanzasca“.

Placido ha proseguito parlando di bavaglio culturale, ponendo come esempio un regista che, se non per ragioni burocratiche, ha sfiorato l’Oscar tanto l’apprezzamento ricevuto negli Usa: “In Italia ormai ci sono solo commedie, gli autori come Bellocchio, che non riesce a realizzare il suo progetto, hanno il bavaglio. Ho cercato di fare una pellicola su Mani Pulite, nessun produttore è disponibile. Finirà che lo andrò a fare in Francia”.

Carmine Della Pia