Pontecagnano, sulla costa campana del salernitano, è situato dove anticamente sorgeva un importante centro etrusco, probabilmente il più influente sito della presenza etrusca in Campania. Agli studiosi l’area dell’Agro Picentino ha fornito una quantità innumerevole di testimonianze storiche; è stata però la zona dell’attuale Pontecagnano a fornire i reperti più numerosi e interessanti: i materiali provenienti dall’abitato e, ancor più, dalle necropoli hanno permesso agli studiosi di ricostruire la secolare storia dell’avamposto etrusco , dall’ XI secolo a.c. al III secolo a. c., e di legarla alla storia romana.
Dall’ ‘800 le necropoli di Pontecagnano hanno restituito più di nove mila sepolture. I reperti raccolti per lo più a partire dal 1964 sono ora esposti al pubblico nel nuovo Museo Archeologico Nazionale intitolato agli ‘Etruschi di Frontiera’, così da ben evidenziare l’interesse storico del sito che ebbe forse funzione di emporio. Ancora in queste settimane, durante i lavori di scavo per la realizzazione del nuovo rilevato autostradale presso lo svincolo del paese, è stata ritrovata una tomba etrusca. Secondo le procedure, essa dovrà ora essere rimossa , esaminata e classificata, e infine dovrà essere collocata in un sito idoneo.
In un primo momento la rimozione era stata organizzata per giovedì 20 gennaio, in presenza di tecnici della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno; la stessa Anas, che ha predisposto l’intervento, aveva comunicato in quella data un restringimento di corsia dal chilometro 13,800 al chilometro 15,300 dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, dalla mattina (h 9,30) al primo pomeriggio (h 15,30). Tuttavia, per motivi tecnici, il restringimento della carreggiata nord è stato successivamente rinviato a data da destinarsi. Sembra infatti che la rimozione della tomba richieda saggi preliminari e ulteriori indagini dell’area.
Giulia Caterina Antonini