Fino a domenica 23 gennaio sarà possibile visitare a Palazzo Strozzi a Firenze, la mostra Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici. Si puó a buon diritto parlare di un’occasione irripetibile e di una mostra necessaria perché Bronzino è uno di quegli artisti di cui si ha spesso un’immagine parziale, dovuta magari alla sola opera stampata sul libro del liceo.
Agnolo Di Cosimo detto Bronzino (1503-1572), forse per il colore dei capelli, non si limitò a realizzare soltanto straordinari ritratti di corte per la famiglia Medici. Nel percorso espositivo si ha infatti la possibilità di seguir tutta la sua carriera: dagli inizi nella bottega del Pontormo, passando per i dipinti a tema sacro, fino al pungente realismo del Ritratto del nano Morgante, il nano di corte di Cosimo I raffigurato nudo sulle due facciate della stessa tela. Un’aspetto poco noto è anche quello del Bronzino poeta, capace di alternare sonetti petrarcheschi a rime burlesche, al punto che il grande umanista Benedetto Varchi arrivò a dire: “Si grande Apelle e non minore Apollo”. Non fermandosi alla convenzionale etichetta di pittore ‘manierista’, la mostra riesce quindi a ricostruire la ricchezza e la complessità di pensiero di un artista che fu protagonista, insieme a Michelangelo e Andrea del Sarto, della scena artistica italiana del Cinquecento.
Come ha ribadito il direttore degli Uffizi Antonio Natali, che insieme a Carlo Falciani ha curato la mostra, non vanno dimenticate le novità scientifiche che la mostra presente: “Oltre infatti ad offrire una panoramica quasi completa sull’opera del Bronzino, la maggior parte delle opere esposte sono state restaurate per l’evento e non sono mai state viste prima nell’originario splendore della loro cromia ed esecuzione pittorica. Verranno anche esposti tre dipinti inediti del Bronzino ritrovati in collezioni pubbliche e private rimasti sconosciuti fino ad oggi. Due di questi dipinti sono documentati dalle fonti antiche: il Cristo crocifisso eseguito per Bartolomeo Panciatichi, e il San Cosma eseguito per la Cappella di Eleonora di Toledo a Palazzo Vecchio. La terza opera inedita è un Cristo portacroce attribuito al Bronzino in virtù della qualità pittorica e somiglianza con il suo stile. Considerata l’importanza dell’artista e la rarità delle sue opere, presentare tre dipinti inediti costituisce occasione privilegiata per tornare a dialogare con uno fra i più importanti pittori del Cinquecento“.
Sempre negli spazi di Palazzo Strozzi, si terrà in contemporanea Ritratti del potere, mostra ospitata dal Centro Cultura Contemporanea Strozzina. Attraverso l’opera di artisti e fotografi come Annie Leibovitz e Martin Parr, viene offerto un interessante ed originale spaccato dei meccanismi che il potere politico ed economico segue per costruir la propria immagine mediatica.
Mario Pagano