Il premier sceglie gli impegni, ma a Ballarò “non passa”

La giornata di ieri di Silvio Berlusconi è stata fitta di incontri. In pieno Rubygate, il presidente del Consiglio ha scelto, infatti, di onorare gli impegni della sua agenda politica per evitare magari di perdersi in pensieri poco confortanti. Per quanto, poi, interpellato in serata dai cronisti sull’argomento, abbia sfoggiato la proverbiale sicumera, dichiarando di non avere alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni e di essere, anzi, intenzionato a sbugiardare i teoremi formulati dai pm di Milano.

Da Luca Cordero di Montezemolo agli avvocati del Pdl (convocati d’urgenza da Niccolò Ghedini per fare il punto sulla scivolosa situazione), passando, ovviamente, per il faccia a faccia che il premier ha avuto ieri con Giorgio Napolitano. Un incontro di circa un’ora (dalle 17 alle 18) svoltosi al Quirinale, alla presenza dell’immancabile Gianni Letta, per parlare ufficialmente delle celebrazioni previste per l’Unità d’Italia. Difficile, però, immaginare che le due alte cariche dello Stato abbiano omesso di trattare anche l’argomento che sta tenendo banco in questi giorni e che ha allungato ombre pesanti sul presidente del Consiglio. E infatti, uscendo dal Quirinale, è stato lo stesso Berlusconi ad ammettere candidamente di aver accennato qualcosa sul caso Ruby al presidente Napolitano e di avergli consegnato le sue impressioni sulla vicenda.

Ma a coronamento della sua fitta giornata politica, il presidente del Consiglio avrebbe voluto incasellare anche una svelta partecipazione televisiva. Per questo, a serata inoltrata, avrebbe preso il telefono per digitare il numero della redazione di “Ballarò“, dove – alla presenza del ministro Angelino Alfano, di Rosy Bindi, di Italo Bocchino e di Anna Maria Bernini (tra gli altri) – si stava parlando delle ripercussioni politiche che il Rubygate avrebbe potuto portare con sé. Un argomento sul quale il Cavaliere avrebbe sicuramente gradito dire la sua, ma qualcosa non è andata come da lui preventivato. All’altro capo del telefono, infatti, una voce cortese ha spiegato al premier che, a causa dell’ora tarda, non era possibile mandare in onda il suo intervento improvvisato. Fine delle comunicazioni.

A chiusura del programma, è stato lo stesso conduttore a raccontare quanto accaduto: “Ha telefonato il presidente Berlusconi – ha detto Giovanni Floris – ma visto come era andata l’ultima volta, lo abbiamo invitato a venire da noi la prossima settimana“. Il giornalista di Rai3, infatti, non pare aver ancora smaltito del tutto la rabbia per l’ultima partecipazione telefonica del premier al suo programma, quando, intervenendo sulla questione rifiuti a Napoli, Berlusconi si lasciò andare a un’autodifesa stizzita e non permise a Floris di rivolgergli alcuna domanda. Una presa di posizione muscolare, che lasciò il giornalista di sasso. E che lo spinto, con ogni probabilità, ieri sera a riservare lo stesso trattamento al suo prestigioso interlocutore. Chi di telefono ferisce….

Maria Saporito