DICHIARAZIONI INTER-CESENA
Bastano 45 minuti a Inter e Cesena per mettere a segno cinque reti e riscaldare il pubblico di un Meazza piuttosto infreddolito accorso ad assistere al recupero della 16a giornata. Gli uomini di Leonardo vogliono chiudere subito la pratica e tra il 14′ e il 15′ vanno in rete due volte: con Eto’o prima e con Milito poi. L’attaccante argentino al 20′ esce dal campo per un fastidio all’adduttore: Leo non vuole rischiare e lo sostituisce con Biabiany. Il Cesena intanto si riorganizza e, con la complicità della retroguardia nerazzurra, pareggia i conti andando a segno con Bogdani (23′) e Giaccherini (29′). Dopo aver creato altre occasioni, i padroni di casa vanno di nuovo a segno grazie a un colpo di testa di Cristian Chivu allo scadere del primo tempo. La ripresa non riserva le stesse emozioni, il ritmo è decisamente più basso rispetto a quello forsennato della prima frazione. Il solito leone scatenato è Samuel Eto’o che colpisce una traversa. Poi il Cesena rimane in 10 per l’espulsione di Giaccherini ma, nonostante l’inferiorità numerica, riesce a rendersi pericoloso. Il gol però stavolta non arriva e l’Inter porta a casa altri 3 punti.
Leonardo commenta così la sua quarta vittoria in altrettante gare sulla panchina nerazzurra: “Gara difficilissima. È un paradosso fare risultato dopo il 2-0, subire l’infortunio di Milito e cambiare così presto ritmo. La squadra deve avere un momento per assestarsi. Il Cesena che è una grande formazione ha fatto due gol. Nel primo tempo gli equilibri sono saltati. Gara difficilissima. È un paradosso fare risultato dopo il 2-0, subire l’infortunio di Milito e cambiare così presto ritmo. La squadra deve avere un momento per assestarsi. Il Cesena che è una grande formazione ha fatto due gol. Nel primo tempo gli equilibri sono saltati. Milito? Era giusto farlo uscire, non sta male ma ha sentito un indurimento che dobbiamo controllare. Sorpasso sul Milan? Basta vedere la gara per vedere quanto è difficile, pensiamo gara dopo gara. Al derby a -3? È così lontano che prima ci sono tante cose da fare. Dobbiamo mantenere la nostra linea gara dopo gara. Domenica c’è un’altra difficilissima contro l’Udinese che sta molto bene. I due gol subiti? Abbiamo preso due reti che non sono un problema difensivo. Un momento direi psicologico difficile da gestire. Abbiamo iniziato con due gol poi è stato tagliato il nostro ritmo. Mi ha fatto felice vedere la gestione del secondo tempo. Mourinho? Josè pensa al Real Madrid, il resto non lo so, ma non credo”.
L’allenatore del Cesena, Massimo Ficcadenti, è sostanzialmente soddisfatto della prova dei suoi ragazzi: “Siamo venuti a Milano sapendo di affrontare una squadra forte, forse la più forte del momento. Abbiamo giocato alla pari, sul 2-0 poteva essere una mazzata ma siamo stati bravi a rimanere in partita. Credo che stasera ci siamo andati vicini a far bene. Potevamo essere più attenti però in occasione del 2-0. L’espulsione di Giaccherini? Il giocatore non voleva perdere tempo, a San Siro si fatica a sentire il fischio col pubblico. Accettiamo comunque il regolamento. Poi giocare in dieci non è facile. La squadra credo che meritasse di chiudere la gara e di potersela giocare fino alla fine in undici”.
Ficcadenti è tranquillo, non lo è invece il suo presidente Campedelli che richiede a gran voce un penalty: “Sono stanco, il rigore per mani di Chivu era netto e se fosse capitato nell’area del Cesena lo avrebbero fischiato. Non è una polemica, è solo una constatazione di quello che è successo: datemi il calcio di rigore, poi vediamo come va a finire. Mentre sull’espulsione di Giaccherini il regolamento parla chiaro, anche se indulgenza zero. Mi dispiace perchè la squadra sta bene e non raccoglie niente”.