Yara, una veggente la sogna morta in un fiume. Ma è un falso allarme

Il silenzio stampa richiesto dalla famiglia di Yara Gambirasio avrà portato molti giornalisti a togliere le tende dal paesino di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, ma non ha potuto impedire che l’immagine eterea della piccola tredicenne facesse breccia tra i sogni di qualcuno.

E se questo qualcuno si dichiara veggente, è oramai prassi dare un adeguato peso alla cosa, fino al punto di condizionare il lavoro quotidiano degli inquirenti impegnati in un caso che non vuole saperne di arrivare a una soluzione. E tra non molto, il conteggio dei giorni dal momento in cui Yara ha lasciato casa toccherà quota sessanta.

A quanto pare, negli ultimi due giorni i carabinieri di Ampezzo, gli alpini di Tolmezzo e alcune unità cinofile provenienti da Padova sono stati impegnati nella zona di Socchiave, località montuosa in provincia di Udine.

L’azione dei militari è stata suggerita dal suggerimento di una veggente che tramite una segnalazione agli uomini dell’Arma dei Carabinieri avrebbe fatto sapere di aver sognato Yara Gambirasio all’interno di un fiume. Morta.

Ma, per fortuna, i tentativi sono stati vani e così, dopo quarantotto ore, si è deciso di mettere fine alle ricerche.

Nella storia di questo rapimento avvolto in un profondo mistero, non c’è da stupirsi se anche sedicenti veggenti trovino il loro spazio. D’altra parte, le indagini concrete e pianificate, non hanno ancora portato a nulla.

Da qualche giorno su Brembate di Sopra è sceso il silenzio, ma non di serenità.

Nella foto: Yara Gambirasio, 13 anni, scomparsa lo scorso 26 novembre.

S. O.