Eni firma accordo con Petrochina

Eni ha firmato oggi un Memorandum of Understanding con CNPC/Petrochina, la più grande national oil company quotata al mondo.

Come si apprende da una nota della compagnia guidata da Paolo Scaroni, il Memorandum of Understanding stabilisce, a beneficio di entrambe le parti, un ampio spettro di possibili opportunità di business sia in Cina sia a livello internazionale, in particolare in Africa, dove il cane a sei zampe ha una presenza ormai consolidata.

In particolare, le due compagnie studieranno strategie comuni per espandere congiuntamente le loro operazioni negli idrocarburi convenzionali e non convenzionali nel continente africano. Petrochina, inoltre, valuterà la potenziale acquisizione di una partecipazione in alcuni asset posseduti dalla compagnia italiana, che, da parte sua, renderà disponibili le proprie competenze nel gas shale maturate nel Nord America per valutare opportunità nelle risorse non convenzionali detenute da Petrochina in Cina.

La partnership tra i due colossi si estenderà anche al settore delle tecnologie avanzate, con particolare attenzione allo sfruttamento delle risorse di olio e gas non convenzionali, che, sulla base dell’accordo raggiunto, potrebbero essere sviluppate e applicate in una o più iniziative.

Con il sodalizio di oggi Eni conferma di voler rafforzare la sua presenza in Estremo Oriente, zona ad alto potenziale e molto appetibile per le opportunità offerte nel campo energetico, dove è già presente dal 1984, specie nella Cina del Sud e nel mar meridionale cinese.

“Siamo convinti – ha affermato Scaroni – che in Cina ci siano grandi di risorse di shale gas, un gas non convenzionale il cui sfruttamento è stato reso possibile dalle recenti evoluzioni della tecnologia”.

Marco Notari