Incontro fra Zingaretti, Polverini e Alemanno: Chiuderemo Malagrotta

Al termine del pranzo all’Antica Pesa di Trastevere, i presidenti di Regione e Provincia e il sindaco di Roma dichiarano alla stampa la loro decisione riguardo all’imminente chiusura della discarica di Malagrotta.

La discarica avrebbe dovuto chiudere il 31 dicembre 2007 in forza della normativa europea che vieta di conferire in discarica rifiuti allo stato grezzo: tuttavia il Governo ha autorizzato l’apertura della discarica fino al dicembre 2008, anche se il Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti del Lazio, Piero Marrazzo il 25 luglio del 2007, ha prorogato l’apertura della discarica solo fino al maggio 2008.

Oggi, secondo l’Unione Europea a tre anni dalla sentenza della Corte europea di giustizia, il piano programmatico per la gestione dei rifiuti non è ancora conforme alle legislazione comunitaria. Perciò è stato chiesto di prendere le azioni necessarie per evitare un nuovo ricorso alla Corte, questa volta con l’applicazione di sanzioni pecuniarie. I giudici infatti già nel 2007 avevano bocciato il piano della regione Lazio considerandolo non conforme alle norme Ue.

“Abbiamo concordato di proseguire sulla linea che ho indicato a cominciare dall’ordinanza – ha spiegato Renata Polverini – che vuol mettere a sistema il trattamento dei rifiuti per poi immaginare un sito che però non sarà, come è stato detto più volte, una Malagrotta 2, perchè si parlerà di un rifiuto trattato e non inquinante come quello di Malagrotta e anche la quantità sicuramente verrà diminuita. Assolutamente non abbiamo ancora individuato un luogo per un altro invaso. Da oggi stiamo passando nella fase operativa. Il sindaco lo ha ripetuto anche oggi: non ha trovato nel Comune di Roma un sito ma ha detto che se la Regione lo individua è disponibile a discuterne”.

“Sui rifiuti chiacchierare non serve a niente. A parlare sono i fatti e l’amministrazione Zingaretti puo’ essere orgogliosa del suo operato nella direzione di una vera e propria svolta ambientale”. Cosi’ in una nota il presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Roma Alberto Filisio (Pd). “Con azioni concrete e bandi importanti, la Provincia di Roma sta dimostrando di ben recepire le leggi nazionali e la direttiva europea sulla diminuzione dei rifiuti prodotti e per aumentare la percentuale di raccolta differenziata. In soli due anni e mezzo -aggiunge Filisio- da 24 mila si e’ passati a 350mila abitanti gia’ raggiunti dal ‘Porta a porta’, con progetti finanziati ai comuni per quasi 24 milioni di euro cosi’ da farli diventare presto 850 mila; un milione entro il 2012”.

Stefano Bernardi