Cuffaro: Cassazione conferma condanna a sette anni

Milano, 22 gennaio. La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sette anni di carcere per Salvatore Cuffaro, attualmente senatore ed ex- governatore della Regione Sicilia. Condanna che diviene così definitiva.

Il processo è quello denominato “talpe alla DdA”. La Corte milanese ha così confermato il verdetto del 23 gennaio passato, emesso dalla corte di appello di Palermo.

La sentenza verrà notificata a Cuffaro entro 5 giorni. L’uomo potrebbe comunque decidere di costituirsi spontaneamente prima del tempo. L’ex- governatore aveva atteso il verdetto pregando nella Chiesa della Minerva a Roma fino alle 12.30, assieme alla sua famiglia, per poi recarsi nella sua abitazione romana.

Uno degli avvocati difensori del senatore, Oreste Domignoni, si è mostrato sorpreso: “È una sentenza che desta stupore e rammarico anche perché, ieri, la Procura della Cassazione, con una richiesta molto argomentata, aveva chiesto l’annullamento dell’aggravante mafiosa per l’episodio di favoreggiamento ad Aiello, richiesta che se accolta avrebbe sgonfiato del tutto la condanna”.

Chi lo conosce lo ha definito “molto provato”. Secondo il Procuratore Capo di Palermo Francesco Messineo, la Cassazione ha confermato con la sua sentenza la validità dell’impianto accusatorio presentato in primo grado, quando fu accolto “solo in parte”.

Le accuse per le quali la Corte milanese ha emesso il verdetto sono quelle di “favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio”. A Palermo è inoltre ancora in corso il processo chiamato “Cuffaro bis”, anch’esso riguardante alcuni presunti rapporti del senatore con la criminalità organizzata. L’accusa in questo caso è “concorso esterno in associazione mafiosa”. Tra le ipotesi di reato contestate al ex-governatore ci sarebbero anche alcune candidature politiche di uomini sostenuti da Cosa Nostra.

A Giugno dell’anno scorso i pubblici ministeri Nino Di Matteo e Francesco Del Bene avevano chiesto per Cuffaro 10 anni di reclusione, pena che terrebbe anche conto dello sconto di un terzo della stessa, usufruibile attraverso la pratica del rito abbreviato, chiesto dallo stesso imputato.

A.S.